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Giglio, sterminio dei mufloni con soldi europei

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ISOLA DEL GIGLIO – Countodown da parte delle associazioni animaliste per salvare i mufloni dell’Isola del Giglio, sindaco Sergio Ortelli, per i quali è stato deciso lo sterminio. Con soldi pubblici europei, ben unmilione600mila euro con il progetto ‘Life Letsgo Giglio’. Lav e Michela Vittoria Brambilla hanno chiesto l’intervento del ministro Cingolani, puntando il dito sul Parco Nazionale Arcipelago Toscano, presieduto da Giampiero Sammuri, vicepresidente Stefano Feri.

Michela Vittoria Brambilla, presidente Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e presidente Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, chiede l’intervento del premier Draghi e del ministro Cingolani “perché fermino il massacro” e annuncia un esposto in Procura e un reclamo alla Corte dei Conti europea.
Sottolinea Brambilla “Non soltanto deve cessare la mattanza dei mufloni, ma sono quanto mai opportune le dimissioni del presidente e degli amministratori del Parco Arcipelago Toscano che l’hanno decisa senza valide giustificazioni, senza aver reso noti i risultati degli esami veterinari sugli animali già catturati e prevedendo invece ‘graziosi regali’ ai selecontrollori-cacciatori: oltre al piacere di sparare, anche quello di portarsi a casa il trofeo, visto che il Parco ha facoltà di donare loro le carcasse. Il tutto al costo di 1,6 milioni di euro dei contribuenti italiani ed europei”. Quindi Brambilla “Gli animali potrebbero essere trasferiti in aree faunistiche o sterilizzati. Quindi è inutile, costosa, eticamente ingiustificabile e assurda la mattanza di questi animali che desta allarme dovunque. Il Governo rivaluti immediatamente le nomine del presidente (in carica dal dicembre 2017) e dell’ attuale Consiglio direttivo (in carica dal 2020) dell’Ente Parco Arcipelago Toscano. Noi chiederemo alla Commissione europea una verifica del progetto e depositeremo un reclamo alla Corte dei conti di Lussemburgo”.

Scrive Lav “Secondo il Parco dell’Arcipelago Toscano i mufloni devono essere eradicati perché considerati alieni, cioè non originari del territorio. Si tratterebbe quindi di una sorta di pulizia dell’intera specie, sostenuta da motivazioni irrilevanti, considerato che i danni all’agricoltura causati dagli animali, nonostante siano stati definiti ‘ingenti’, in realtà nel corso di 19 anni hanno determinato richieste di indennizzo per soli 1.200 euro totali, praticamente irrilevanti”. Lav illustra che l’attuale popolazione di mufloni del Giglio è stata costituita intorno alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, per interessamento di alcuni scienziati, “perché nell’ambiente zoologico nazionale c’era il timore che queste pecore selvatiche fossero prossime all’estinzione”.  Il rischio, osserva Lav, “è ripetere il grossolano errore commesso dal progetto Resto con Life sull’isola di Pianosa che, a causa della massiccia distribuzione di esche avvelenate, ha determinato l’eradicazione dell’ultimo nucleo di una rarissima sottospecie della lepre europea”.

© Riproduzione riservata

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