Empoli, partita la nuova stagione. Arriva Daniel Maldini

EMPOLI – Empoli, partita la nuova stagione. Arriva Daniel Maldini.

E’ iniziata la preparazione dell’Empoli del tecnico Paolo Zanetti per il campionato di serie A 2023 -2024 al centro sportivo di Monteboro.

Campionato che per gli azzurri inizia sabato 19 agosto al Castellani con il Verona.

E con la maglia azzurra ci sarà l’attaccante Daniel Maldini. Ufficializzato con il Milan il prestito con diritto di riscatto in favore dell’Empoli.

Nato 11 ottobre 2001, Daniel Maldini ha un nome che è storia del calcio italiano. Figlio dell’azzurro ex capitano del Milan Paolo Maldini. E nipote dell’indimenticato capitano del Milan e ct della Nazionale Cesare Maldini, campione del mondo 1982 in Spagna vice di Enzo Bearzot.

Paolo Zanetti: “Lavorare per fare la storia è super motivante per chi fa questo mestiere è un incentivo a lavorare maggiormente ed a cercare di migliorarsi ancora di più. Partiremo dal nostro finale della passata stagione, che è stato di altissimo livello, dove la squadra ha sposato in pieno un certo tipo di idea di calcio. Ma non significa che avremo solo questa idea, perché ogni stagione ha una sua evoluzione e bisogna lavorare su delle alternative”.

Fabrizio Corsi, presidente: “Sentiamo il bisogno di adeguare lo stadio Castellani per partecipare nella maniera giusta agli eventi del futuro, sia per gli spettatori che in quanto spettacolo e prodotto da vendere nel mondo”.

Pietro Accardi, ds: “Ogni anno la Serie A è sempre più difficile e competitiva, la dimostrazione è che sono retrocesse squadre importanti. Noi conosciamo un solo modo per provare a sopravvivere in questa categoria. Lavorare più degli altri, poi se lavoreremo meglio degli altri questo lo scopriremo con i risultati. Di sicuro dovremo lavorare molto ma molto di più”.

Dunque grande entusiasmo per questa nuova stagione dell’Empoli, che ieri lunedì 10 luglio alle 18.30 ha svolto il primo allenamento al Castellani. Una cittadina di neanche 50mila abitanti con la squadra di calcio in serie A.

In cui sono balzati alla ribalta, tra gli altri, i gioiellini Tommaso Baldanzi, 2003, vicecampione del mondo con la Nazionale Under 20 in Argentina.

E Fabiano Parisi, nato nel 2000, reduce dal campionato europeo Under 21 in Romania e Georgia.

La rosa a  disposizione di Paolo Zanetti, a cui si aggiunge Daniel Maldini.

PORTIERI – Chiorra, Perisan, Seghetti, Stubljar
DIFENSORI – Cacace, Donati, Ebuehi, Guarino, Indragoli, Ismajli, Luperto, Marianucci, Parisi, Rizza, Stassin, Stojanovic, Walukiewicz
CENTROCAMPISTI – Bandinelli, Belardinelli, Crociata, Degli Innocenti, Grassi, Haas, Henderson, Ignacchiti, Fazzini, Marin, Renzi
ATTACCANTI – Baldanzi, Caputo, Ekong, Piccoli

Liberato Cacace, Francesco Caputo, Ardian Ismajli, Fabiano Parisi e Petar Stojanovic si aggregano al gruppo lunedì 17 luglio.

Paolo Zanetti: “Lavoreremo comunque su due sistemi ma il nostro sistema base sarà una sorta di 4-2-3-1. Sono contento che siamo riusciti a confermare alcuni giocatori, i nostri due migliori reparti sono stati difesa e centrocampo. Confermare calciatori Grassi e Marin per noi è una cosa importante, come la crescita dei nostri centrali e dei nostri terzini. Se partirà qualcuno farà parte del mercato e arriverà qualcun altro su cui lavorare. Al di là dei nomi servono giocatori che abbiano fame e voglia di fare questa impresa tutti insieme. Il campionato sarà ancora più difficile, le neopromosse sono squadre importanti, sarà una bellissima Serie A.

Ma abbiamo già dimostrato che con il lavoro comune, avendo un telaio di altissima qualità, i calciatori hanno vantaggio, migliorano e possono anche esplodere. Per questo sono qui con grande entusiasmo. Si va avanti con l’entusiasmo del primo giorno. Anzi forse con ancora più perché c’è una stima reciproca ancora maggiore”.

Pietro Accardi: “Quando ho iniziato questo percorso, grazie anche all’intuizione del presidente Corsi, ho sempre avuto un sogno nel cassetto: provare a fare qualcosa che nessuno era mai riuscito a fare. Questo è stato il motore, al di là del rapporto che ho con il presidente. Viviamo veramente in simbiosi. Da parte mia c’è sempre stato questo sogno. Poter scrivere la storia ad Empoli ed oggi c’è questa opportunità. Non è un compito facile, anzi è difficilissimo, ma è altrettanto stimolante”.

“La conferma di Paolo Zanetti non è un qualcosa di scontato ad Empoli perché non succedeva da tantissimi anni poter dare continuità ad un progetto tecnico. Questo era molto importante per me e per noi”.

Fabrizio Corsi: “La salvezza dell’Empoli passerà da un grande lavoro in cui si riuscirà con poco a fare tanto. Saremo inseriti, come spesso succede, nelle candidate per retrocedere ma questo né ci meraviglia né ci abbatte. Direttore e allenatore costruiranno quello che serve per arrivare all’obiettivo. Siamo in buone mani, il direttore Accardi e mister Zanetti hanno passione, competenza e l’energia. Non abbiamo tempo per dire che siamo belli, altrimenti cominciamo a fare degli errori”.

Poi il presidente: “Obiettivi perché l’Empoli possa crescere ancora? Vedere la nostra società accostata a club finanziariamente molto più forti di noi mi spaventa e mi fa fare delle riflessioni rispetto agli obiettivi, che possono andare oltre rispetto al campionato. Noi ad Empoli vogliamo parlare di consistenza della società in un futuro di medio termine.

Da parte nostra sentiamo il bisogno di adeguare lo stadio Castellani per partecipare nella maniera giusta agli eventi del futuro. Sia per gli spettatori, sia in quanto spettacolo e prodotto da vendere nel mondo. Ci sono tre aziende che ci possono accompagnare in questo investimento. C’è anche la possibilità di ampliare il Centro Sportivo di Monteboro. Dobbiamo ovviamente pensare a un Empoli con qualcosina in più rispetto al presente, abbiamo la disponibilità dell’amministrazione comunale. Che ci tengo a ringraziare pubblicamente a partire dal sindaco Brenda Barnini che sta riconoscendo come l’Empoli sia diventato socialmente importante oltre che essere un veicolo di promozione della nostra città. Se vogliamo stare in Serie A, se abbiamo l’ambizione di creare qualcosa di più stabile, bisogna andare in questa direzione”.