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FIRENZE – Sette arresti e 18 decreti di perquisizione personali e locali emessi nei confronti di altrettanti indagati.
Nella mattinata del 6 novembre i militari del comando provinciale dei carabinieri di Firenze, nelle province di Firenze, Lecce, Cosenza, Torino, Prato e Vibo Valentia, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Ttibunale di Firenze su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia per il reato di associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti.
Il provvedimento arriva al termine dell’attività di indagine del Nucleo investigativo di Firenze, sviluppata tra gennaio 2021 e la fine del 2022, che ha consentito di individuare i rapporti criminali tra soggetti di origini calabresi stabilmente residenti in Toscana e altri corregionali, delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria; documentare le trattative per l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di cocaina destinata al nord Italia, individuando il fornitore dello stupefacente, della provincia di Reggio Calabria, e il broker (che, ricevendo le richieste di partite di droga, si occupava di riportare gli ordini al fornitore), della provincia di Vibo Valentia; tracciare le direttrici di trasporto delle partite di stupefacenti, trasferite dalla Calabria alle principali piazze di smercio del centro-nord Italia (tra cui le città di Roma, Firenze e Torino), a bordo di auto opportunamente modificate con doppifondi.
Nel corso delle indagini sono stati arrestati sei corrieri di droga e sequestrati circa 7,6 chili di cocaina, 650 grammi di marijuana, 20mila euro in contanti e orologi di valore; sottoposti a sequestro (ai fini della confisca allargata) un’abitazione privata, in provincia di Firenze, nella disponibilità di uno degli indagati ed è stata scongiurata l’esecuzione di un attentato ai danni di un soggetto di Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia, come conseguenza di dissidi legati al traffico di stupefacente. Nell’occasione è stata sequestrata una pistola clandestina ed è stato arrestato il killer in procinto di eseguire l’omicidio.
La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha diretto le indagini anche in collegamento con altre procure distrettuali antimafia italiane e con il supporto della Direzione nazionale antimafia, per i profili di coordinamento nazionale.