(Adnkronos) – “Nell’Africa Subsahariana siamo indietro nell’estensione delle cure di livello 2, molte donne partoriscono ancora a casa. La qualità dell’assistenza intrapartum rimane insufficiente e le cure prenatali devono essere ulteriormente rafforzate. Occorre concentrare gli sforzi laddove l’impatto è maggiore, cioè dove muoiono più bambini. Non solo nella regione africana, ma anche nei contesti fragili e colpiti da conflitti”. Così, Queen Dube, responsabile del Newborn health program presso l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), all’incontro per i 20 anni di attività della Paolo Chiesi Farmaceutici a Parma, ricorda che la mortalità infantile si “può prevenire nell’80% dei casi”, che negli ultimi “20 anni è calata del 44% nel mondo, ma solo del 26% in Africa”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)