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Gestione illecita rifiuti speciali, aumentano i reati in Toscana

Bilancio presentato da generale Marina Marinelli, comandante Carabinieri forestali Toscana. Oltre 3.5 milioni illeciti amministrativi. Tutela territorio, fauna, flora

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FIRENZE – Gestione illecita rifiuti speciali, aumentano i reati in Toscana.
Gestione illecita rifiuti speciali, aumentano i reati in Toscana, come emerso dal bilancio presentato venerdì 2 febbraio 2024 dalla comandante dei carabinieri forestali della Toscana, generale Marina Marinelli.
Bilancio dell’attività operativa svolta nel corso del 2023 a  Villa la Favorita, sede del Comando Regione CC forestale Toscana.
Attività operativa svolta nel corso del 2023, “che ha visto un rinnovato impegno nell’azione di prevenzione e di contrasto dei reati ambientali”.
Il bilancio illustrato dalla comandante, generale Marina Marinelli.
Con la forza effettiva di 413 uomini e donne, sono stati pari a 77.679 il numero dei controlli effettuati e pari a 24.217 il numero delle persone controllate, mentre ammontano a 4.874 i veicoli sottoposti a controllo.
Gli illeciti amministrativi accertati, anche in applicazione agli accordi convenzionali con la Regione Toscana, sono stati 4.130, per un ammontare complessivo di  3.516.769 euro con 136 sequestri amministrativi effettuati.
Per quanto concerne i reati, sono stati 1.087 quelli perseguiti, con 960 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria, con 204 sequestri penali effettuati, 43 perquisizioni delegate e cinque arresti o fermi.
Prendendo in considerazione gli illeciti amministrativi, nell’ambito dei settori principali di intervento dei CC forestali, sono stati contestati principalmente in materia di tutela del territorio (1.650) in cui si concentra maggiormente l’attività, seguito dalla tutela della fauna (743), della flora (397), dalle discariche e rifiuti (648) e dagli incendi boschivi (261).
In tema di reati perseguiti, gli ambiti principali di intervento sono stati le discariche e i rifiuti (315), la tutela del territorio (255), gli incendi boschivi (195), la tutela della fauna (135), la tutela della flora (16) e gli inquinamenti (14). Si è registrato l’incremento dei reati nella filiera dei rifiuti soprattutto per quanto concerne gli abbandoni e la gestione illecita di rifiuti speciali.
Analizzando in particolare la statistica degli incendi boschivi, il fenomeno nel 2023 è stato meno significativo sia in termini di numero di incendi che di superficie rispetto al dato medio degli anni precedenti. Basti pensare, proseguono i carabinieri forestali, che nel 2023 gli eventi sono stati circa 250 per una superficie complessiva di circa 400 ettari a fronte del 2022 in cui gli incendi sono stati 571 e la superficie percorsa di 3.836 ettari. Obiettivo questo raggiunto anche grazie all’introduzione e piena attuazione di procedure di coordinamento ed integrazione del dispositivo operativo dei CC forestali con i Centri Operativi provinciali.
“E’ stato possibile quindi contrastare in maniera più efficace un fenomeno che genera allarme sociale e da cui derivano danni considerevoli all’ambiente e al paesaggio, con riflessi sul dissesto idrogeologico.
L’analisi del fenomeno, sia a scala regionale che nazionale, evidenzia.
la progressiva diminuzione dell’incidenza degli incendi boschivi dovuti a cause volontarie (incendi dolosi).
Il progressivo aumento dell’incidenza degli incendi boschivi dovuti a cause involontarie (incendi colposi).
Principale motivazione degli incendi boschivi dovuti a cause involontarie è l’abbruciamento dei residui vegetali agricoli e forestali, con un’incidenza pari al 50% nell’ultimo decennio. Motivazione questa che si è ridotta di oltre l’8% grazie alla sempre più incisiva attività di prevenzione e informazione svolta dai Nuclei Carabinieri forestali diffusamente presenti sul territorio.
Nella stessa mattinata il Ten. Col. Francesco Franci Montorzi, Comandante del Nucleo CC CITES di Firenze, ha presentato l’edizione 2024 del Calendario CITES, la cui realizzazione è stata curata dal Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma. Il calendario 2024 racconta l’Africa, una culla di biodiversità tra le più ricche e affascinanti del pianeta, caratterizzata da una varietà di ambienti ed ecosistemi, molti dei quali unici al mondo, ma anche con contraddizioni e criticità di natura ambientale ed antropica.
Le tavole del calendario, spiegano, mostrano il continente africano nella sua imponenza e vulnerabilità, attraverso dodici specie in via d’estinzione, tipiche delle tre principali macro-aree continentali: la zona arida e desertica, la zona equatoriale delle grandi foreste primarie e la savana della fascia tropicale e subtropicale.
Attenzione a parte al Madagascar, vero “continente nel continente” ed autentico scrigno di biodiversità unico al mondo. Informazioni sulle particolarità delle specie trattate, tutelate dalla Convenzione di Washington, si intrecciano a pillole di curiosità sui relativi caratteri fisici ed etologici e si associano ad un mirato focus sulle principali minacce di sopravvivenza. Ciascun bioma, che ospita le specie protagoniste del Calendario 2024, presenta singolari peculiarità e straordinarie risorse per il nostro Pianeta, sempre più esposte all’azione predatoria umana che impatta in maniera significativa sulla biodiversità e sullo sviluppo sostenibile del continente africano.
“Preme ricordare che la CITES (Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) è una convenzione internazionale, firmata a Washington ed entrata in vigore il 1° luglio del 1975, alla quale attualmente aderiscono 184 Stati, che regolamenta il commercio internazionale di esemplari di determinate specie, vivi, morti o parti di esse, sottoponendoli a specifici controlli e certificazioni che ne attestano l’origine legale”.
Il Raggruppamento Carabinieri CITES con i suoi 35 Nuclei, 11 Distaccamenti in area doganale ed una Sezione Operativa Centrale nell’ambito del Reparto Operativo, sovrintende alle attività previste dalla normativa nazionale e comunitaria di attuazione della Convenzione con attività di certificazione, controllo e di polizia giudiziaria.
In Toscana operano quattro Nuclei CC CITES con sede rispettivamente a Firenze, Arezzo, Pisa e Livorno, oltre ad un Distaccamento presso l’Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.
Nel corso del 2023 i controlli effettuati ammontano a 199 con 200 persone sottoposte a controllo. Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 11 con importi comminati di 62.966,01 euro ed un sequestro amministrativo. I reati perseguiti, sempre nel settore CITES, sono stati 10 con 3 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria e 9 sequestri penali effettuati con 53 esemplari vivi complessivamente sottoposti a sequestro.
I CC Forestali CITES hanno effettuato controlli anche sui Regolamenti EUTR e FLEGT (Regolamenti legno) che disciplinano il Commercio illegale del legname che proviene dall’estero ed in ambito nazionale, garantendone la provenienza legale tramite controlli sulla documentazione di origine. Nel 2023 effettuati n. 72 controlli e comminate 31 sanzioni, per un importo complessivo di  36.448,40 euro. Effettuati altri controlli, anche con il supporto dei Nuclei CC Forestali, sulla tutela della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, sulla tutela della fauna ittica ed acquacoltura in particolare sulle anguille e sulla tutela degli animali d’affezione, per un totale di 117 controlli, 6 reati perseguiti e 2 soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria, 5 sequestri penali e 5 illeciti amministrativi per un importo di 740 euro.
Oltre all’attività di controllo, i CC Forestali del Nucleo CITES svolgono anche un’altra importante attività amministrativa che riguarda l’emissione della Certificazione ai fini CITES, che garantisce la legalità del commercio extra e intracomunitario, di esemplari vivi o parti e prodotti derivati, di specie animali e vegetali, incluse nell’elenco noto come Appendici considerate a rischio di estinzione. Nel corso del 2023 sono stati 26.459 i certificati emessi in ambito regionale su un totale nazionale di 59.929 certificati, a questi si sommano le notifiche di importazione per un totale di 673 su un totale di 819 emesse in ambito nazionale.
Il Calendario CITES dei Carabinieri “vuole essere un’opportunità di sensibilizzare il grande pubblico per 12 mesi all’anno sui temi della biodiversità e conservazione, e di promuovere una diffusa azione di educazione ambientale, con particolare riguardo alle scuole”.
“Merita in tal senso riferire che nel corso del 2023 i Carabinieri forestali hanno realizzato molteplici iniziative di educazione ambientale, aderendo a progetti didattici del Comune di Firenze e più ampiamente essendo presenti nelle scuole della Città metropolitana, coinvolgendo circa 1.300 studenti, per diffondere tra le giovani generazioni la cultura della legalità in campo ambientale.
All’evento svoltosi a Villa La Favorita, era presente una classe terza media dell’Istituto comprensivo Compagni Carducci di Firenze”.

© Riproduzione riservata

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