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Campi Flegrei, Musumeci: “Non si doveva edificare. A rischio 100mila persone”

(Adnkronos) –
Nell’area dei campi Flegrei non si doveva edificare. A dirlo è stato il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sui Campi Flegrei, area che “coincide con uno dei più pericolosi vulcani attivi al mondo” e “un’accurata e responsabile pianificazione urbanistica avrebbe dovuto impedire sin dal dopoguerra ogni attività edificatoria”.   “Le istituzioni pubbliche nei decenni passati avrebbero dovuto guidare con buon senso e responsabilità la sempre crescente popolazione verso una solida cultura e consapevolezza del rischio. Invece, si è preferito molte volte tacere, minimizzare, liquidare ogni ragionamento con la solita frase fatta ‘niente paura, tanto qui è sempre stato così’. Un approccio rassicurante che ha facilitato dagli anni ’60 in poi un’antropizzazione densissima e assolutamente incompatibile con quel territorio”, ha affermato.  “L’azione del governo per il sostegno alla popolazione dei Campi Flegrei è per la prima volta non episodica né estemporanea, frutto invece di una programmazione accurata e consistente, strutturata”, ha sottolineato quindi Musumeci riguardo ai recenti eventi sismici che hanno colpito l’area e allo stato di attuazione degli interventi per la popolazione. Il ministro ha ricordato come, “a partire dal settembre del 2023”, abbia incontrato i sindaci di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. “Il governo, con il presidente Meloni in prima linea, ha voluto accendere i riflettori sull’area dei campi Flegrei – ha spiegato – un territorio di grandi valenze storiche e culturali, di rilevante pregio, paesaggistico e naturalistico, ma gravato da una eccezionale sovrapposizione di rischi vulcanici, naturali, sismici e bradisismici, a cui le circa 100.000 persone residenti sono esposte ogni giorno anche nel semplice svolgimento delle attività quotidiane”. “Con il primo provvedimento adottato dal governo Meloni nell’ottobre 2023 abbiamo fissato le misure urgenti per fronteggiare, anche con procedure semplificate e accelerate, gli effetti in atto dell’evoluzione del fenomeno bradisismico, all’interno di un articolato e puntuale piano di lavoro per la prevenzione non strutturale e strutturale. Con uno stanziamento di 52 milioni si è dato avvio a un’attività finalizzata a riconoscere le principali criticità e a dotare le amministrazioni locali e la popolazione dei primi strumenti per fronteggiare l’esposizione al rischio”, ha detto ancora il ministro. “E’ stato avviato un piano straordinario di analisi della vulnerabilità rivolto al patrimonio edilizio pubblico e privato direttamente interessato dal fenomeno – ha affermato -, una ricognizione delle criticità da superare, azioni tecniche e finanziare per il rafforzamento della risposta operativa territoriale di Protezione civile”. “Questo governo ritiene di aver fatto in un anno e mezzo tutto quello che era possibile fare in termini di prevenzione strutturale. Lo ha fatto dialogando sempre con la Regione, con i sindaci, con il prefetto, con i centri di competenza e con tutti gli altri soggetti pubblici in una sinergia davvero esemplare”, ha sottolineato il ministro aggiungendo: “Quello dei Campi Flegrei è un tema sul quale credo non ci si possa dividere né in questa sala né fuori da questa Aula”.  “Alla giornata di ieri i vigili del fuoco hanno ricevuto circa 1.260 richieste di intervento per verifica statica, di cui 1.020 già eseguite. Siamo sempre grati al Corpo dei vigili del fuoco per la loro straordinaria opera”, ha fatto sapere Musumeci ricordando che sono 163 i nuclei familiari evacuati nell’area dei Campi Flegrei con ordinanze di sgombero dei sindaci per un totale di 388 persone sgomberate dalle loro abitazioni. Delle 163 famiglie evacuate, “60 sono state collocate in apposite strutture alberghiere, 47 nelle quattro aree di ricovero specificamente allestite e le altre hanno trovato una sistemazione autonoma”. In ogni caso, “dall’Osservatorio vesuviano si dichiara non esservi allo stato evidenze di immediata eruzione. Dobbiamo, quindi, lavorare per la normalità ma essere sempre pronti a tutte le evenienze”. Così in Aula alla Camera il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nel corso dell’informativa urgente sui Campi Flegrei. Sul fronte dell’edilizia privata “il governo ha pensato di favorire l’immediato utilizzo degli edifici danneggiati dalla scossa del 20 maggio ed è stata per questo autorizzata la spesa di 20 milioni per l’anno 2024 e di 15 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026 per riconoscere i contributi per la realizzazione degli interventi di riqualificazione sismica e di riparazione del danno in favore dei nuclei familiari, costretti a sgombrare per inagibilità”.  “Per quanto riguarda le case private per civile abitazione – ha aggiunto – ritengo doveroso ricordare l’ulteriore stanziamento voluto dal governo con la legge di bilancio: 100 milioni per il quinquennio 2025-29 per favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione a uso residenziale, almeno quella insistente nella zona di intervento dei Campi Flegrei”. Il ministro ha spiegato che è “in corso di predisposizione la bozza del decreto che dovrà regolare i criteri di assegnazione e ripartizione dei relativi contributi, che in ogni caso sono concessi nel limite massimo del 50% del costo da sostenere e ritenuto ammissibile e a condizione che gli immobili interessati siano legittimi, perché muniti del prescritto titolo abilitativo, ovvero sanati alla data di presentazione della domanda di contributo”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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