(Adnkronos) – “L’impatto del Pnrr sul Pil italiano penso che non debba essere circoscritto al 2025 o al 2026. Abbiamo un insieme di obiettivi di spesa ma anche di riforme ed è evidente che le riforme, se sono riforme concrete, portano risultati non nel primo o nel secondo anno di applicazione ma hanno degli effetti che si prolungano negli anni e dovrebbero migliorare complessivamente la situazione economica del Paese, facilitando ad esempio gli investimenti piuttosto che il rilascio delle autorizzazioni, secondo le proposte inserite nella Legge di Riforma del Pnrr”. Lo dichiara Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, intervistato dall’AdnKronos. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)