Beatrice Venezi esegue Inno a Roma. “Non accetto censure”

LUCCA – Beatrice Venezi esegue Inno a Roma. “Non accetto censure”.

Polemiche per il concerto diretto da Beatrice Venezi a Lucca nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini.

Il fuori programma del brano musicato da Puccini che entrò nel repertorio del fascismo è stato così annunciato da Venezi: “Non posso accettare censure e credo che neanche Puccini le avrebbe accettate”.

Forfait al concerto del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, del presidente della Provincia Luca Menesini, del sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti.

Concerto sold out martedì 11 luglio sera con cinquemila persone in piazza Napoleone sul palco del Lucca Summer Festival.

A fare gli onori di casa, il sindaco di Lucca Mario Pardini: “Siamo contenti e onorati che le celebrazioni partano qui da Lucca con una eccellenza lucchese. Questa sera vogliamo che a parlare sia solo la musica”.

Alberto Veronesi, presidente del Comitato: “A nome del Comitato sono orgoglioso di vedere così tanti appassionati pucciniani”.

L’intenzione di Beatrice Venezi di suonare l’Inno a Roma è diventata nota nel pomeriggio di martedì 11 luglio. Aprendo una polemica nel Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane.

Non è passata inosservata l’assenza di alcuni membri del Comitato. Come i sindaci Giorgio Del Ghingaro (Viareggio), Andrea Bonfanti (Pescaglia) e il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini.

A creare malessere e discussione è stata l’eventualità che l’orchestra suonasse il brano,  non inserito nella scaletta ufficiale. Spuntato alla fine come fuori programma. L’Inno a Roma fu composto da Giacomo Puccini nel 1919. Entrò nel repertorio apprezzato dalla propaganda fascista. Poi piacque molto al Movimento sociale italiano.

Il concerto è iniziato con l’Inno nazionale di Mameli.