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SIENA — Una vittoria che sa di riscatto e che segna un precedente fondamentale nel mondo della grande distribuzione. Il tribunale di Siena ha dichiarato illegittimo il licenziamento di Fabio Giomi, lo storico cassiere del supermercato Pam di Siena che era stato allontanato dal posto di lavoro dopo essere caduto nella ‘trappola’ del cosiddetto ‘test del carrello’.
La sentenza non lascia spazio a interpretazioni: il giudice ha condannato la società Pam Panorama al reintegro immediato del dipendente, disponendo inoltre il risarcimento del danno subito e il pagamento integrale delle spese processuali.
La vicenda, che aveva sollevato dure polemiche sindacali, risale ai mesi scorsi, quando un ispettore dell’azienda si era presentato alla cassa di Giomi fingendosi un comune cliente. All’interno di una spesa complessa, l’ispettore aveva nascosto con estrema cura alcuni beni prelevati dagli scaffali, con l’obiettivo di verificare l’attenzione del dipendente. Giomi non si era accorto della merce occultata e per quel ‘fallimento’ era scattato il licenziamento in tronco.
“Il lavoratore era stato sottoposto a sua insaputa a un test in cui erano stati inseriti artatamente beni trafugati”, spiega Mariano Di Gioia, segretario della Filcams Cgil Siena che ha sostenuto la vertenza fin dal primo giorno. Una modalità giudicata ora sproporzionata e illegittima dal tribunale.
Per Fabio Giomi, la notizia arriva come la fine di un incubo proprio nei giorni delle festività: “È un bel regalo di Natale, finisco l’anno in bellezza”, ha commentato visibilmente commosso. “Sono contentissimo non solo per me, ma per la battaglia civile che abbiamo portato avanti. Questa vittoria potrà diventare un punto di riferimento per tanti lavoratori che si trovano in situazioni simili”.
Il cassiere ha poi spiegato le ragioni della sua fermezza: “Avrei potuto cavarmela con dieci giorni di sospensione e sarei già tornato a lavorare, ma ho deciso di tenere duro perché era una situazione inaccettabile. Quando le cose sono ingiuste, non sono disposto ad abbassare la testa solo per il quieto vivere”.
Nonostante la sentenza di reintegro, il ritorno fisico dietro la cassa del supermercato senese non è immediato. Restano da definire i tempi tecnici e le modalità con cui Pam Panorama darà esecuzione alla decisione del giudice. Tuttavia, il sindacato esulta: la dignità del lavoratore è stata ripristinata e il ‘test del carrello’, come strumento di licenziamento punitivo, ne esce fortemente delegittimato.



