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Sciopero e manifestazione a Firenze: “Salvini ci conti. Siamo oltre 70mila”

Corteo regionale a Firenze. In piazza anche il presidente della Regione Eugenio Giani: "Partecipo allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per chiedere una manovra di bilancio più equa"

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Sciopero e manifestazione a Firenze: “Salvini ci conti. Siamo oltre 70mila”.

Sciopero e manifestazione regionale a Firenze venerdì 29 novembre per la mobilitazione nazionale proclamata da Cgil e Uil.

In 70mila in piazza, rendicontano Cgil Toscana, segretario regionale Rossano Rossi, e Uil Toscana. segretario Paolo Fantappié 

In piazza anche Eugenio Giani, presidente Regione Toscana.

Rossi: “Salvini ci conti, siamo oltre 70.000″.

Giani: “Partecipo allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per chiedere una manovra di bilancio più equa. È fondamentale aumentare il potere d’acquisto di salari e pensioni e garantire maggiori investimenti in sanità, istruzione e servizi pubblici”.

La nota Cgil Toscana e Uil Toscana: “Alta adesione allo sciopero (in Toscana sull’80%, interessati tutti i settori, tranne quello ferroviario) e grandissima partecipazione (circa 70mila persone) alla manifestazione regionale a Firenze per lo sciopero generale nazionale Cgil-Uil per cambiare la legge di bilancio del Governo”.

I due sindacati sono scesi in piazza per chiedere di “cambiare la legge di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali”.

Il corteo di Firenze, rendicoantano i due sindacati, partito da piazza Santa Maria Novella, “ha visto le conclusioni in una strapiena piazza Poggi (a migliaia non sono riusciti a entrare), dove sono intervenuti dal palco Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana), lavoratori, lavoratrici, pensionate/i, Ivana Veronesi (segreteria Uil nazionale). Erano in piazza i massimi esponenti delle istituzioni regionali e cittadine e della politica regionale”.

Rossano Rossi: “Con buona pace di chi vorrebbe limitare il diritto di sciopero, in Toscana si rilevano grande adesione all’agitazione e grande partecipazione alla manifestazione. Da qui è partito un messaggio forte verso il Governo: questa manovra è ingiusta, penalizza particolarmente la nostra regione e va cambiata nella direzione di una maggiore giustizia sociale. Senza risposte concrete dall’esecutivo, la mobilitazione andrà avanti e ci troverete ancora nelle piazze e nei luoghi di lavoro a protestare, insieme alla tanta gente che non ne può più di fare i contri con inflazione e salari fermi, e di vedere aumentare le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, le crisi industriali, i problemi della sanità e dei servizi pubblici, mentre le spese militari s’impennano”.

Paolo Fantappiè: “La popolazione Toscana ha risposto alla grande. Siamo qui perché c’è un Paese che non riesce ad arrivare alla fine del mese, i dipendenti e pensionati che non ce la fanno più.
Serve un recupero del potere d’acquisto e risorse su diversi temi fondamentali come sanità e stato sociale. La manovra non dà risposte neanche su precariato e sicurezza sul lavoro. Avevamo fatto delle proposte, dalla detassazione degli aumenti contrattuali all’extratassa sugli extraprofitti. È opportuno andare a tassare rendite e grandi capitali a favore del lavoro e delle persone meno abbienti. Da qui lanciamo un grido d’allarme!”

 

 

© Riproduzione riservata

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