Sei mesi senza la piccola Kata, una bambina svanita nel nulla

PFIRENZE – Sei mesi senza la piccola Kata, una bambina svanita nel nulla.

Sono passati sei mesi. Sei mesi senza una sola traccia della piccola Kata, cinque anni, scomparsa dall’ex hotel Astor a Firenze il 10 giugno 2023.

Hotel occupato abusivamente poi sgombrato una settimana dopo la scomparsa della bambina.

Sei mesi di indagini. Sei mesi in cui per trovare tracce della piccola Kataleya Alvarez è arrivato anche il reparto altamente specializzato Cacciatori di Calabria dei Carabinieri nell’ex Astor.

Ma della bimba non una sola traccia.

L’ha ricordata il cardinale Betori a Firenze, che più volte l’ha ricordata in questi mesi, durante la benedizione del presepe sul sagrato della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. “Dalla crisi del lavoro nascono l’aumento della povertà e l’emergenza abitativa. In questo contesto è sparita la piccola Kata: per lei non smettiamo di pregare”.

Sei mesi in cui si è indagato per sequestro a scopo estorsione.

Sei mesi in cui esperti illustri, come il generale Garofano, ex comandante Ris di Parma, da consulente tecnico scientifico ha affiancato i legali dei genitori della bambina.

Per poi lasciare l’incarico, Garofano e i legali, nei giorni scorsi.

Non ci sarebbero testimonianze rispetto a quel sabato 10 giugno 2023. Nonostante in quell’albergo soggiornassero  oltre cento persone. In prevalenza di comunità rumena e peruviana.

Nessuno avrebbe visto niente.

E indagato è zio Abel, zio materno a cui la madre della bambina aveva affidato la bambina quel sabato 10 giugno. Ma zio Abel si era “distratto un attimo”.

E la piccola, di cui resta un solo ultimo video mentre scende le scale dell’ex Astor, ma di cui non ci sono immagini mentre esce dall’albergo occupato, da allora è sparita.

Zio Abel in carcere da inizio agosto anche con l’accusa di tentato omicidio nell’ambito delle indagini su un presunto racket degli affitti all’interno dell’ex Astor.

Il padre di Kata, che si trovava in carcere il giorno del sequestro della figlia, dopo la scarcerazione è stato nuovamente trasferito in carcere.

Gli appelli continui della madre, anche alla premier Meloni.

La madre al centro di un recente presunto accoltellamento in una discoteca.

Rogatorie con Perù per ascoltare amici e parenti anche in carcere. Senza esito.

Esami su borsoni e trolley per cercare eventuali tracce di dna.

Niente, nessuna traccia.

Intanto sono passati sei mesi. E in sei mesi una bambina di cinque anni è sparita nel nulla.