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FIRENZE – Erano in tanti la mattina del 5 gennaio a Campi Bisenzio alla cerimonia per il 17enne Maati, barbaramente ucciso il 29 dicembre scorso. Il giovane è morto con coltellate partite da più aggressori. È stato trovato senza vita intorno alle 5.30 in via Tintori, zona vicino a un centro commerciale e a vari locali.
Proprio in quella via si è alzato forte il grido di disperazione della madre, Silvia Baragatti, chiedendo giustizia per suo figlio. Insieme a lei il padre di Maati, i 3 figli e circa 100 persone ancora incredule per l’accaduto. Folla che si è stretta intorno alla famiglia reclamando “una risposta da parte dello Stato – ha detto la madre – perché non passi più il messaggio di un paese dove si può fare tutto, dove non si punisce nulla”.
Il raccoglimento è durato circa 20 minuti, c’è stato un minuto di silenzio, seguito dalla preghiera musulmana del padre, di origine maghrebina. Intanto in via Tintori, da una settimana, fiori e biglietti continuano ad essere deposti proprio nel luogo in cui è stato rinvenuto il corpo di Maati.