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EMPOLI – Giorno della Memoria, Empoli posa la prima pietra d’inciampo in memoria di Remo Burlon in Via Chiara. Presenti il sindaco Brenda Barnini, il presidente del Consiglio Comunale con delega alla cultura della memoria Alessio Mantellassi, studenti, Aned e la figlia di Remo, Roberta Burlon. E il gruppo Scout partecipa al Giorno della Memoria portando in Comune un grande tappeto di 3 metri e mezzo, ‘Noi siamo la memoria’, formato da tanti quadrati di stoffa, uniti tra loro da spille da balia che i ragazzi esporranno dal terrazzo della sala consiliare. Iniziative nell’ambito del progetto comunale ‘Investire in democrazia’. Classe 1910, deportato nel campo di sterminio nazista di Ebensee, ucciso il 25 aprile 1945, Remo Burlon fu insignito della medaglia alla memoria dal Presidente della Repubblica il 26 gennaio 2017, conferita dall’allora prefetto Luigi Varratta insieme ai sindaci dei Comuni, tra cui quello di Empoli, e consegnata alla figlia.
A Empoli il 27 gennaio si lega con l’8 marzo 1944, data di deportazione nei campi di sterminio nazisti di 55 cittadini di Empoli. Per questo la città, insignita dal Presidente della Repubblica nel 2018 della Medaglia d’oro al merito civile, continua a ricordare e commemorare ogni anno questa data ‘come momento fondamentale di trasmissione della memoria storica, di racconto e di testimonianza umana’. Spiega Alessio Mantellassi “Il prossimo anno metteremo altre 27 pietre d’inciampo in memoria di tutti gli altri deportati. In contemporanea lo stanno facendo i Comuni limitrofi perché si tratta di costruire una memoria di grande prossimità. Prossimità perché passando sul marciapiede senza recarsi in un luogo di memoria particolare, inciamperemo in quella storia e cominceremo a riflettere”.
Sabato 29 gennaio alle 15 Uisp insieme alla sezione soci Coop di Empoli organizza una passeggiata dedicata alla memoria storica della città attraversando luoghi e zone di significato legate al passaggio della guerra ad Empoli.
