Adolescenti pagati per premere il grilletto: ecco come si presenta la criminalità organizzata nel 2025. È questo l’allarme lanciato da Europol che ha scosso le fondamenta della criminalità organizzata transnazionale. Parliamo del “Violence as a Service” (VaaS), o violenza a servizio, il fenomeno che sta trasformando i ragazzi in pedine sacrificabili. Le reti criminali europee, infatti, agiscono come vere e proprie aziende, esternalizzando gli atti più efferati, dall’intimidazione all’omicidio, e affidandoli a giovani inesperti e spesso minorenni.
Questa tendenza, iniziata in Svezia e rapidamente diffusasi in almeno dieci altri Paesi europei, sfrutta la vulnerabilità dei ragazzi reclutandoli sulle piattaforme digitali e nei videogiochi online. La risposta non si è fatta attendere: l’Operazione Grimm di Europol ha portato a 193 arresti in sei mesi, disarticolando le “reti di violenza a noleggio”.
Come funziona la “catena di montaggio” del crimine
Il modello criminale, chiamato anche “Crime as a Service” dalla Polizia svedese, è strutturato in modo da proteggere i capi, rendendo il sistema difficile da smantellare. I criminali reclutano i giovani promettendo loro denaro e status sociale, o, al contrario, minacciandoli o intimidendo le loro famiglie. I ruoli sono ben definiti:
1. Gli istigatori sono coloro che ordinano e finanziano il crimine, pagando fino a 20.000 euro per un omicidio e restando al sicuro all’estero. Europol ha arrestato 6 istigatori, di cui 5 obiettivi di alto valore.
2. I reclutatori sono intermediari cruciali, attivi 24 ore su 24 su piattaforme come Telegram, Discord e Instagram, o chat di videogiochi, utilizzano lo storytelling e la gamification per trasformare l’atto criminale in una “missione di gioco”, attirando adolescenti. Sono stati arrestati 84 reclutatori, un ostacolo significativo allo sfruttamento dei giovani vulnerabili.
3. I facilitatori preparano il terreno, fornendo armi, organizzando la logistica e gestendo gli accordi finanziari. L’Europol ne ha arrestati 40.
4. Gli esecutori sono quasi sempre minorenni, considerati “invisibili” alle forze dell’ordine e disposti ad assumersi tutti i rischi. 63 autori sono stati arrestati, prevenendo direttamente i crimini violenti.
Come sintetizza Europol: “I mandanti pagano, i reclutatori procurano la manodopera, i facilitatori preparano il terreno e i colpevoli si assumono il rischio”. “Non abbiamo a che fare con la piccola criminalità di strada – ha spiegato Andy Kraag, capo del Centro europeo per la lotta alla criminalità organizzata grave dell’Europol -. Si tratta di un’esternalizzazione calcolata di omicidi da parte di reti criminali che trattano le vite umane come beni usa e getta. Attraverso Grimm, le forze dell’ordine stanno rintracciando le menti dietro cui si nascondono e smantellando l’infrastruttura. Non esiste un rifugio sicuro, né online né offline, per chi commercia in violenza”, ha concluso.
I dati svedesi: venti atti sventati in un mese
Il fenomeno, che ha trovato l’epicentro in Svezia, ha spinto la Polizia della Regione Sud a intervenire in modo massiccio. Solo nel mese di novembre, la polizia è riuscita a prevenire circa venti gravi atti di violenza che sarebbero stati compiuti da ragazzi tra i 13 e i 17 anni.
Questo successo è in gran parte dovuto alla crescente preoccupazione delle famiglie. Secondo Mats Karlsson, capo operativo del distretto della Regione Sud, sempre più parenti contattano la polizia con l’allarme che i propri figli rischino di eseguire atti criminali gravi per conto di reti organizzate. “Le segnalazioni – ha spiegato Karlsson in una nota – fanno la differenza e possiamo agire rapidamente quando riceviamo informazioni. In questo modo possiamo proteggere persone e proprietà dai danni e impedire ai bambini di commettere gravi atti di violenza con cui dovranno convivere per il resto della loro vita”.
È importante notare come gli si trova a compiere tali gesti sono giovani, gli “esecutori” appunto, sotto i 18 anni, e non vengono da contesti con disagio, ma risiedono a casa, con genitori e famiglie.
I risultati dell’Operazione Grimm
La task force operativa Grimm, lanciata nell’aprile 2025, ha riunito investigatori specializzati da undici Paesi europei (tra cui Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito) per combattere questa minaccia transfrontaliera. L’operazione ha dimostrato la sua efficacia nel colpire i crimini violenti che superano i confini nazionali. Esempi significativi dei risultati ottenuti dalla Grimm includono:
• In seguito a una sparatoria nei Paesi Bassi il 28 marzo 2025, tre sospettati sono stati arrestati in Svezia e Germania.
• Un tentato omicidio avvenuto in Germania il 12 maggio 2025 ha portato all’arresto di due sospettati nei Paesi Bassi il 1° ottobre successivo.
• In Spagna, il 1° luglio 2025, sei sospettati, tra cui un minorenne, sono stati arrestati per la pianificazione di un omicidio, con sequestro di armi da fuoco.
Il ruolo dei genitori: proteggere i giovani dalla rete
La lotta contro il Violence as a Service è in corso. Europol ha dichiarato che si impegnerà a rafforzare la condivisione di intelligence transfrontaliera e cerca una collaborazione più stretta con le aziende tecnologiche per individuare e bloccare le attività di reclutamento sulle piattaforme social. A livello comunitario, la Polizia svedese ha lanciato un appello chiaro e diretto alle famiglie: “Come adulto, sei la migliore protezione del tuo bambino”. Genitori e insegnanti sono stati invitati a prestare maggiore attenzione ai segnali di allarme. Nell’appello si legge che questi sono i fattori da attenzionare:
• Cambiamenti improvvisi nel comportamento del bambino.
• Nuove amicizie o contatti digitali non noti.
• Possesso di vestiti costosi inaspettati o cellulari extra.
• Ritrovamento di oggetti nascosti che destano preoccupazione.
Secondo Mats Karlsson, la chiave è ascoltare i bambini “senza giudicare e mostrare che ci sei”. Quando i ragazzi si sentono al sicuro, hanno il coraggio di raccontare sia le cose buone che quelle negative.
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Giovani
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