(Adnkronos) – “Il corso in ‘Mobilità sostenibile e connessioni intelligenti in ambienti marini e costieri’ è un corso di laurea magistrale in ingegneria civile, che si occupa di affrontare le tematiche che hanno a che fare con i trasporti e la mobilità. Ciò che ci preme affrontare è come i trasporti e la mobilità si legano con le dimensioni che non sono strettamente tecniche e che riguardano il costruito, il paesaggio, le grandi infrastrutture e come si relazionano tra di loro da un punto di vista sociale, tecnico, ma anche ambientale”. E’ quanto affermato da Federico Cavallaro, professore associato di Trasporti all’Università Iuav Venezia, a margine dell’evento di presentazione della nuova offerta didattica dell’Università Iuav di Venezia, unico ateneo in Italia interamente dedicato all’insegnamento e alla ricerca nel campo delle discipline progettuali, che ha introdotto due nuovi corsi di laurea magistrale e un nuovo percorso, tutti della durata di 2 anni, per tre aree tematiche: energia, trasporti e pianificazione del mare. “Rispetto ai corsi di laurea tradizionali del settore, sono presenti elementi di innovazione. Il primo è l’aspetto tematico: le lauree in trasporti, infatti, non si occupano nello specifico delle zone costiere e marine. Rappresenta, quindi, un tentativo di innovazione molto interessante anche da un punto di vista contenutistico, se si pensa che molto spesso all’interno di queste zone sono presenti tutti quanti i sistemi e le modalità di trasporto. Quindi, focalizzarsi su questo tipo di dimensione geografica, implica anche estendere sulla maggiore complessità possibile la tematica affrontata – spiega il prof. Cavallaro – Ci sono, poi, altri elementi di innovazione: Il fatto di presentare oltre agli insegnamenti da un punto di vista tecnico, anche componenti da un punto di vista umanistico, mescolando una conoscenza più specifica del settore dell’ingegneria con quella più umanistica per formare e garantire alle studentesse e agli studenti iscritti le competenze che permetteranno loro di poter affrontare le sfide del futuro lavorativo”. Con l’ampliamento dell’offerta didattica, l’ateneo punta a formare esperti ingegneri e pianificatori con lo sguardo rivolto al futuro, per la preservazione dell’ambiente e di un patrimonio universale: il mare. Nel suggestivo scenario di Venezia, per l’anno accademico 2024/2025, infatti, gli studenti potranno quindi iscriversi alle lauree in: “Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri”, “Mobilità sostenibile e connessioni intelligenti in ambienti marini e costieri” e al nuovo curriculum della laurea magistrale in Urbanistica e pianificazione del territorio MS “Science and design for maritime spatial planning”. Prima di parlare degli sbocchi lavorativi offerti da questo corso di laurea, il prof. Cavallaro parte da una premessa: “Il mondo dei trasporti è in forte trasformazione: digitalizzazione e automazione implicano una richiesta di nuove conoscenze e di nuove consapevolezze da un punto di vista tematico che gli studenti e le studentesse di questo corso acquisiranno e che saranno utili per formarli da un punto di vista lavorativo – sottolinea Cavallaro – Ciò premesso, quando pensiamo a quali possono essere le nuove sfide che nel campo dei trasporti ci troveremo a dover affrontare, potremmo pensare a nuove figure che non siano più quelle dei semplici operatori che lavorano all’interno dei terminal, come nei porti, nei centri intermodali, all’interno delle infrastrutture più lineari come le autostrade, ma saranno persone che dovranno riuscire a capire i dati di partenza ed elaborare quasi in tempo reale delle soluzioni ad hoc. All’interno di contesti variegati, quindi, che possono variare dall’aeroporto alle infrastrutture più specifiche o ai sistemi di trasporto più specifici, come le linee di autobus e le linee ferroviarie, gli studenti laureati avranno la consapevolezza e le conoscenze per poter approfittare di un vasto bagaglio di acquisizioni per poter utilizzare questi strumenti”. Il corso in “Mobilità sostenibile e connessioni intelligenti in ambienti marini e costieri”, quindi, si pone come “un vero corso del XXI secolo”, per usare le parole del Rettore, perché mentre i corsi più tradizionali di ingegneria dei trasporti si occupano soprattutto di performance e prestazioni, nel corso offerto dall’Università Iuav di Venezia la didattica è integrata con approfondimenti dedicati ai temi dell’automazione, della digitalizzazione ed elettrificazione, che sono le tre sfide della pianificazione dei trasporti nel prossimo futuro: “Venezia rappresenta sicuramente un modello che tutti noi conosciamo da un punto di vista architettonico e urbanistico. Sono meno conosciute le implicazioni da un punto di vista dei trasporti, però a Venezia ci sono tutte le principali modalità di trasporto: l’aeroporto, la stazione ferroviaria, le linee di autobus extraurbano e urbano e c’è la mobilità dolce – illustra – Quindi, Venezia rappresenta il contesto ideale in cui trovarsi per poter studiare sul campo e vedere direttamente quali sono le implicazioni e quali i possibili strumenti che possiamo mettere in gioco per affrontare il tema della mobilità e dei trasporti nelle aree costiere”. “Il corso si terrà in lingua inglese ed avrà una durata di due anni. Sarà ad accesso programmato con 60 iscritti al massimo e si terrà in una delle sedi storiche dell’Università Iuav, Palazzo Badoer, che è anche la sede della scuola dottorale”, conclude Cavallaro. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Università, Cavallaro (Iuav): “Per noi importante affrontare legame mobilità e ambiente”
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