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Mottes (Ciad): “Vantaggi enormi dal monitoraggio flash del glucosio”

(Adnkronos) – “Sia come paziente che in qualità di rappresentante dei pazienti posso affermare che i vantaggi derivanti dall’uso di sistemi di monitoraggio flash per verificare i livelli di glucosio sono enormi”. Lo ha detto Maria Luigia Mottes, presidente del Coordinamento Lombardia delle associazioni diabetici (Ciad) Odv, intervenendo a Milano a margine del convegno ‘Innovazione e diabete’ nel corso del quale sono state presentate le nuove Linee guida di regionali che estendono a tutti i pazienti diabetici l’accesso gratuito ai sistemi di monitoraggio glicemico più innovativi, come il FreeStyle Libre di Abbott.  I sistemi per l’automonitoraggio della glicemia – è stato ricordato nel corso dell’evento – sono composti da un piccolo sensore che si applica facilmente sulla parte posteriore del braccio. Tale sensore è in grado di inviare automaticamente, minuto per minuto, la lettura della glicemia direttamente sullo smartphone, anche senza necessità di una scansione. Con il sistema Flash glucose monitoring si elimina la necessità di pungere le dita più volte al giorno e si “rende più consapevole la persona che li porta, così come i suoi familiari e i caregivers, del controllo metabolico. Poter monitorare a distanza la glicemia – ha sottolineato Mottes – rende più rapida e semplice anche la segnalazione di incidenti di ipoglicemia e iperglicemia, specialmente nelle persone anziane e nei bambini. Una persona che controlla la glicemia minuto per minuto, e non con 8 strisce al mese come accadeva in precedenza, sicuramente ha una visione della sua malattia molto diversa e più accurata: ad esempio, si rende conto dei peccati di gola e capisce se fa adeguatamente la terapia prescritta dal medico”. 
Aprire l’accesso gratuito a questi dispositivi anche per i diabetici di tipo 2 in terapia con ipoglicemizzanti orali, “anche se non a tempo pieno ma solamente per 3 mesi all’anno, è sicuramente una fonte di prevenzione – ha evidenziato la presidente Ciad – Oggi in Regione Lombardia l’obiettivo è proprio quello di fare prevenzione, quindi non riesco ad immaginare uno strumento migliore di questo sistema per fare prevenzione nelle persone con diabete”. Disporre di un sistema di lettura flash fin da quando si riceve la diagnosi “rende possibile limitare le complicanze che costano dal punto di vista sanitario ed economico e, soprattutto – ha ribadito Mottes – pesano sulla qualità di vita dei pazienti. Penso a chi deve subire amputazioni, all’insufficienza renale e alle cardiopatie. Queste complicanze implicano costi enormi, ma si possono prevenire dando alle persone con diabete un sensore che le aiutino a diventare ‘maestre di loro stesse’, consentendo loro di vedere cosa succede quando mangiano, quando camminano, quando dormono. Questi sistemi – ha concluso – sono una lezione di vita per il paziente con diabete”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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