(Adnkronos) – Un recente studio di Wired ha esaminato l’utilizzo di droni da parte delle forze dell’ordine di Chula Vista, California. I droni della polizia, dotati di telecamere ad alta risoluzione e altri strumenti di sorveglianza avanzati, vengono utilizzati per monitorare situazioni potenzialmente pericolose, raccogliendo dati in tempo reale che permettono agli agenti di valutare i rischi prima di arrivare sul posto. Tuttavia, i dati raccolti mostrano una tendenza: i voli dei droni sono stati più frequenti nelle zone economicamente svantaggiate di Chula Vista. Questo solleva dubbi sulla possibile discriminazione e sul targeting sproporzionato verso alcune comunità, oltre alla preoccupazione che alcune zone siano meglio controllate di altre. Gli esperti di giustizia sociale e privacy hanno espresso preoccupazione sul fatto che questa tecnologia possa essere utilizzata in modo discriminatorio. Nonostante queste preoccupazioni, la maggior parte dei residenti vede i droni come un’innovazione positiva per la sicurezza della comunità. Intervistati, hanno espresso il loro sostegno al programma, sottolineando l’importanza di un intervento rapido e informato della polizia in situazioni di emergenza. Il programma di sorveglianza con droni a Chula Vista rappresenta un esempio di come la tecnologia possa trasformare le operazioni di sorveglianza, ma evidenzia anche la necessità di un equilibrio tra sicurezza e rispetto dei diritti civili. La trasparenza e l’equità nell’uso di tali tecnologie sono fondamentali per evitare che gli strumenti destinati a proteggere i cittadini diventino un mezzo di oppressione. Le autorità locali di Chula Vista hanno dichiarato di essere consapevoli delle preoccupazioni sollevate e di voler lavorare per garantire che il programma di droni sia equo e non discriminatorio. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Droni della polizia: discriminano, ma fanno sentire più sicuri
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