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Pixel 9, 9 Pro e 9 Pro XL: la recensione dei nuovi smartphone Google

(Adnkronos) – La serie Google Pixel 9 segna un’evoluzione significativa nel panorama degli smartphone, introducendo un connubio di potenza hardware e intelligenza artificiale che la posiziona come una delle opzioni più avanzate attualmente disponibili. Con tre modelli distinti (Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL) Google quest’anno con i suoi smartphone flagship offre una gamma che soddisfa un’ampia varietà di esigenze e preferenze. E per una volta, il focus delle nuove uscite hardware dell’azienda non è incentrato totalmente sul software: che continua a farla da padrone, ma lascia spazio anche a un nuovo design, una nuova isola per la fotocamera e altre interessanti aggiunte alla formula della linea Pixel, che ha debuttato nell’ormai lontano 2016, per capirci ai tempi dell’iPhone 7. Google ha chiaramente investito molto nel design della serie Pixel 9, che rappresenta un’evoluzione netta rispetto ai modelli precedenti e presenta ora meno curve e bordi più netti. La barra della fotocamera, ormai un segno distintivo della serie, è stata ridisegnata in una forma a pillola più elegante e discreta. La qualità costruttiva è eccellente, grazie all’utilizzo di materiali premium come il vetro Gorilla Glass Victus 2 e una cornice in metallo lucidato nel caso dei modelli Pro e satinato su Pixel 9 base. Quest’ultimo, con display da 6,3 pollici e 198 grammi di peso, è il più maneggevole del terzetto.  Il Pixel 9 Pro, anch’esso con display da 6,3 pollici, è sorprendentemente maneggevole, visto il peso praticamente identico a Pixel 9, ed è ideale per chi cerca un dispositivo potente ma facile da usare con una sola mano. Infine il Pixel 9 Pro XL, con il suo display da 6,8 pollici, offre un’esperienza visiva più immersiva, perfetta per la fruizione di contenuti multimediali e il multitasking, e risulta comunque molto compatto e facile da usare grazie ai suoi 221 grammi di peso.  Entrambi i modelli sono disponibili in diversi colori: bianco, nero, verde e rosa per Pixel 9; nero, bianco, nocciola e rosa per i Pro. Rispetto al solito, i prezzi sono ormai al livello dei flagship della concorrenza, avvicinamento che era già iniziato l’anno scorso con i Pixel 8: si parte da 899 euro per Pixel 9, 1.099 per Pixel 9 Pro e 1.199 per Pro XL. Tutti i modelli partono da 128 GB di spazio, un po’ poco in un’epoca in cui foto e documenti diventano sempre più pesanti. Se non si utilizza il cloud abitualmente, meglio puntare almeno a 256 GB di ROM. Tutti e tre i modelli della serie Pixel 9 sono alimentati dal nuovo processore Google Tensor G4, progettato specificamente per ottimizzare le prestazioni dell’intelligenza artificiale. Il Pixel 9 standard è dotato di 12 GB di RAM, mentre il Pixel 9 Pro e il Pro XL vantano 16 GB di RAM, rendendoli ideali per chi ha esigenze più elevate in termini di multitasking e gestione di applicazioni pesanti. Parte della RAM, ha spiegato Google, è espressamente dedicata alle funzioni IA, andando a compensare le caratteriastiche di un chip forse un po’ indietro rispetto alla concorrenza, almeno in termini di forza bruta. Nonostante le specifiche impressionanti, il Tensor G4 non riesce a competere con i processori di punta di Apple e Qualcomm nei test benchmark. Tuttavia, nell’uso quotidiano, è molto raro notare rallentamenti durante il multitasking intenso e le sessioni di gaming, almeno sui modelli Pro. Persino durante le sessioni di gaming più spinto, i Pixel 9 Pro tendono a scaldarsi pochissimo. Su Pixel 9 la situazione è differente: il telefono è sempre molto fluido, ma tende a surriscaldarsi con giochi che richiedono molte risorse. Tutta la linea offre naturalmente un’esperienza Android pura, con un’interfaccia pulita e intuitiva. Android 14 (non ancora Android 15, disponibile in beta) è preinstallato su tutta la gamma, è ottimizzato per sfruttare al meglio le capacità del chip Tensor G4.  Il comparto fotografico è da sempre un punto di forza della serie Pixel, e la linea Pixel 9 non fa eccezione. Grazie all’integrazione di funzionalità IA avanzate, la fotocamera del Pixel 9 Pro e Pro XL si posiziona tra le migliori sul mercato. La configurazione a tripla fotocamera, con un sensore principale da 50 MP, un ultra-wide da 48 MP e un teleobiettivo da 48 MP con zoom ottico 5x, offre una versatilità eccezionale. Il Pixel 9 standard, pur rinunciando al teleobiettivo, mantiene la qualità d’immagine eccellente che ha reso famosa la serie.  Le nuove funzionalità software sono però la ciliegina sulla torta, e mostrano chiaramente il futuro che ci aspetta con l’intelligenza artificiale generativa al servizio delle immagini. “Aggiungimi”, ad esempio, permette di scattare immagini di gruppo a più riprese, aggiungendo persone allo stesso scatto. L’impressionante funziona “Reimmagina”, invece, non è ancora disponibile in Italia, ma permetterà di modificare parte delle foto con qualcosa di completamente diverso: immaginate di scattare una foto al vostro gatto, e poi modificare lo sfondo per farlo apparire sulla Luna. È possibile, e renderà sempre più insistente la domanda esistenziale dei tempi moderni: che cos’è realmente una foto? L’intelligenza artificiale è integrata in quasi ogni aspetto dell’esperienza utente del Pixel 9. Gemini, l’assistente avanzato di Google, rappresenta un significativo passo avanti rispetto al tradizionale Google Assistant, offrendo risposte più naturali e contestuali. Assistant rimane a bordo, ma Gemini lo supera in tutto, considerato che con l’acquisto di un Pixel 9 Pro si ha diritto a un anno gratuito di Gemini Advanced, indispensabile per provare ad esempio Gemini Live. Si tratta della modalità conversazionale di Gemini, che permette di fare discorsi lunghi con l’assistente, che capirà il contesto. Bisogna però considerare che Gemini Live non è ancora disponibile in italiano. In generale, l’IA del Pixel 9 offre alcune funzionalità straordinarie, come la nuova app Pixel Recorder, in grado di trascrivere conversazioni in tempo reale con un’accuratezza sorprendente, e la funzione Call Notes, che riassume automaticamente le chiamate registrate. Anche questa però non è ancora disponibile in Italia, così come Pixel Studio (che permette di creare immagini da zero con l’IA generativa) e l’app Screenshots, che consente di salvare tutte insieme le proprie catture dello schermo e cercare tra loro con un semplice prompt. Gemini, che sia Advanced o meno, è migliorato moltissimo negli ultimi mesi e per il futuro promette meraviglie in grado di accorciare sempre più le distanze con ChatGPT di OpenAI, che invece sarà il cuore dell’esperienza IA dei prossimi iPhone. È vero che alcune delle sue funzioni sono decurtate nel nostro paese, ma arriveranno nei prossimi mesi. In generale, la linea Pixel 9 offre già oggi quella che è probabilmente la migliore integrazione dell’IA in uno smartphone. E bisogna anche considerare che quando l’IA debutterà definitivamente su iOS 18, il prossimo settembre con iPhone 16, l’intera esperienza sarà disponibile almeno fino alla fine dell’anno solo in USA. Google ha fatto progressi significativi nella durata della batteria con la serie Pixel 9. Il Pixel 9 Pro, con la sua batteria da 4.700 mAh, offre un’autonomia solida che permette di arrivare a fine giornata senza problemi. Tuttavia, il consumo energetico durante l’uso della fotocamera è elevato, il che può ridurre significativamente la durata. La ricarica, pur supportando teoricamente fino a 45W, nella pratica si ferma a circa 27W, anche con un caricatore più potente. Questo è deludente, soprattutto considerando che molti concorrenti offrono una ricarica più veloce. La scelta di non supportare il nuovo standard di ricarica wireless Qi2 è un’altra occasione persa. La serie Pixel 9 rappresenta un passo avanti significativo per Google, consolidando la sua posizione tra i principali produttori di smartphone di fascia alta. L’integrazione dell’intelligenza artificiale è profonda e innovativa. Per gli appassionati di fotografia, interessati alle ultime innovazioni IA e alla ricerca di un dispositivo che offra un’esperienza software pulita e intuitiva, il Pixel 9 Pro è una scelta eccellente. Per chi desidera il massimo in termini di display e durata della batteria, il Pixel 9 Pro XL è la scelta ideale. E se si vuole risparmiare qualcosa e non si hanno particolari esigenze in termini di forza bruta, Pixel 9 è un ottimo compromesso. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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