(Adnkronos) – La senatrice a vita Liliana Segre ha aperto l’ufficio di presidenza della commissione Antidiscriminazione inviando “un materno saluto all’onorevole Emanuele Fiano a cui ieri, a Venezia, all’interno dell’Università Ca Foscari, è stato impedito di parlare di pace in Medio Oriente da alcuni esponenti di gruppi politici giovanili” pro Pal.
La solidarietà all’ex deputato è stata manifestata da tutti i membri presenti in seduta. Lo stesso ufficio di presidenza ha programmato l’audizione dell’onorevole Fiano in merito a quanto accaduto.
“E’ un discorso complicato. In generale quando c’è un’aggressione che impedisce a qualcuno di parlare in un luogo pubblico come un’università dove c’è il massimo della libera espressione si tratta di un atto di prevaricazione tipico dei regimi dittatoriali. Io ho parlato di Fascismo perché quanto accaduto mi ha ricordato quello che è successo a mio padre nel 1938 quando fu cacciato dalla scuola dove studiava”. Queste le parole di Emanuele Fiano, presidente dell’associazione ‘Sinistra per Israele – Due Popoli due Stati’, intervistato da Affaritaliani, su quanto accaduto ieri all’università di Venezia.
“Ricordiamo che non solo il Fascismo ha vietato la libertà di espressione, ma nel ‘900 anche il comunismo sovietico. E oggi accade in tanti Paesi come Russia, Iran e Cina, solo per fare alcuni esempi. Ho parlato di Fascismo perché mi è venuta in mente la storia della mia famiglia ma questi ragazzi si chiamano Fronte dei Giovani Comunisti e nei loro striscioni hanno la falce e il martello. Non so che confusione ci sia nella loro testa”.
Fiano racconta poi di aver ricevuto moltissimi attestati di solidarietà, ma non da tutti i partiti. “La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, appena saputo quanto è accaduto, mi ha telefonato esprimendomi la sua totale solidarietà. E poi ha anche scritto un messaggio sui social. Moltissimi messaggi mi sono arrivati dal Pd ovviamente ma anche da Azione e Italia Viva oltre che da tutto il Centrodestra, con i ministri Bernini e Lollobrigida ma anche dalla Lega. Solo da Alleanza Verdi Sinistra e dal Movimento 5 Stelle non è arrivato alcun messaggio di solidarietà”.
E la domanda è spontanea, dunque, AVS e M5S dovrebbero prendere nettamente e chiaramente le distanze da questi sedicenti movimenti Pro-Pal come ha fatto il Pd? “Non ho da insegnare nulla a nessuno”, risponde Fiano. “Ma c’erano almeno 60 testimoni e i fatti si commentano da soli e dovrebbero far ragionare. Io sottolineo tre aspetti. Il primo: ero a Venezia per parlare di pace tra israeliani e palestinesi, come si evince dal titolo dell’evento. Chi non vuol nemmeno sentir parlare di pace vuol dire che la pace non la vuole. Tutti dovremmo cercare di far ragionare chi entra con megafono e striscioni in un’aula universitaria per sopprimere il diritto alla parola, un gesto che tutti dovrebbero condannare, a maggior ragione chi pensa, come me, che vadano difesi i diritti del popolo palestinese insieme a quelli del popolo israeliano. Hanno voluto impedire la parola a qualcuno che parlava di pace e non di guerra”.
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