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Donald Trump e Vladimir Putin avrebbero concordato di organizzare partite di hockey tra atleti statunitensi e russi nel prossimo futuro. A rivelarlo è stato il Cremlino, che ha specificato come Trump abbia dato il suo assenso all’iniziativa nella telefonata del 18 marzo. Tuttavia, la reazione del mondo dello sport potrebbe essere di tono ben diverso: l’eventuale reintegro della Federazione russa, esclusa dopo l’invasione dell’Ucraina, potrebbe infatti provocare un vero e proprio terremoto. Secondo il governo russo, i due presidenti hanno discusso di “partite di hockey negli Stati Uniti e in Russia tra giocatori russi e americani che militano nella Nhl e nella Khl”, le rispettive leghe professionistiche di Usa e Russia. “La Nhl è venuta a conoscenza della conversazione tra i presidenti Trump e Putin – ha dichiarato la lega in un comunicato a Espn – Ovviamente, non siamo stati parte di queste discussioni e sarebbe inappropriato commentare in questo momento”. Recentemente, Trump aveva fatto notizia nel mondo dell’hockey per aver chiamato la squadra degli Stati Uniti la mattina prima della finale del campionato Nhl 4 Nations Face-Off a Boston tra Stati Uniti e Canada, augurando buona fortuna al team a stelle e strisce. Il match è stato giocato nel pieno delle tensioni tra i due Paesi seguite all’annuncio dei dazi e dalle ‘minacce’ di Trump di fare del Canada il 51mo stato americano. Risultato: bordate di fischi durante gli inni nazionali dei due Paesi. Al termine della partita, vinta dal Canada per 3-2 ai tempi supplementari, l’allora premier Justin Trudeau aveva celebrato su X: “Non potete prendere il nostro Paese, e non potete prendere il nostro gioco”. In passato National Hockey League e Kontinental Hockey League, che ospita anche club di Bielorussia e Kazakistan, avevano organizzato partite di esibizione, l’ultima delle quali a Riga nell’ottobre 2010. Tuttavia, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le relazioni tra la Nhl e la Russia sono cambiate drasticamente. La lega ha sospeso i suoi rapporti con la Khl nel marzo 2022, ordinando alle squadre di cessare ogni contatto con le formazioni della Khl. Stop anche a ogni accordo con le emittenti russe. Oltre alla Nhl, la Russia è stata esclusa, insieme alla Bielorussia, dai tornei internazionali di hockey dall’International Ice Hockey Federation (Iihf). Il divieto è stato esteso fino alla stagione 2025-2026 per motivi di sicurezza. “Poiché le attuali condizioni di sicurezza non consentono di rispettare i requisiti necessari per l’organizzazione di tornei che garantiscano la sicurezza di tutti, l’Iihf deve mantenere lo status quo fino a nuovo avviso”, ha dichiarato la Iihf in un comunicato. Il divieto si estenderebbe anche alle Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina. Nonostante la decisione dell’Iihf, il Comitato Olimpico Internazionale avrà comunque l’ultima parola sulla partecipazione di Russia e Bielorussia alle Olimpiadi e in quali condizioni. Una “semplice” partita di hockey tra atleti Nhl e Khl potrebbe avere ripercussioni su tutto lo sport globale. La Russia è stata squalificata da numerose competizioni internazionali, e le principali federazioni sportive hanno sospeso atleti, squadre e club russi da eventi di calibro mondiale. Le federazioni come Fifa, Uefa, Fig (Federazione Internazionale di Ginnastica) e Fivb (Federazione Internazionale Pallavolo) hanno escluso la Russia dalle loro competizioni e anche alle Olimpiadi di Parigi 2024 gli atleti russi hanno potuto partecipare solo senza bandiera. Nel calcio, ad esempio, la squalifica della Russia ha avuto ripercussioni notevoli. Fifa e Uefa, le principali organizzazioni calcistiche internazionali, hanno sospeso la Russia da tutte le competizioni. La nazionale russa è stata esclusa dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo del 2022 e 2026, mentre i club russi sono stati estromessi dalle competizioni europee, come la Champions League e l’Europa League. Finora, il reintegro delle squadre russe nel circuito calcistico internazionale non è mai stato un tema. Tuttavia, solo qualche giorno fa, il presidente della Fifa Gianni Infantino si è recato alla Casa Bianca per presentare a Trump il Mondiale per Club che andrà in scena a giugno negli Usa, e i due presidenti hanno discusso anche della creazione di una task force per la Coppa del Mondo 2026, in programma sempre negli Stati Uniti. Il tycoon si è detto “entusiasta” di accogliere competizioni così importanti e seguite a livello globale, e non sarebbe da escludere che possa chiedere in futuro anche la partecipazione delle “dimenticate” squadre russe. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Trump-Putin, l’idea di una partita di hockey per il disgelo
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