(Adnkronos) – Sarà una settimana finanziaria dominata dalla geopolitica quella aperta oggi. La domanda chiave che gli analisti si pongono è come l’Iran reagirà agli attacchi statunitensi che hanno distrutto tre siti per l’arricchimento dell’uranio, Fordow, Natanz e Ishafan. I mercati restano stabili e non cedono al panico. Il prezzo del petrolio resta attorno agli 80 dollari al barile e, per il momento, non si segnalano paure di un’ulteriore escalation della situazione. L’aspettativa è di una reazione limitata da parte dell’Iran. Timore per la chiusura dello Stretto di Hormuz dal quale transita circa un quinto della fornitura globale di petrolio, un gesto che potrebbe far schizzare il prezzo del greggio ben oltre i 100 dollari al barile. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)