(Adnkronos) – Si è conclusa intorno all’1:40 di questa notte l’esercitazione in vista del Giubileo alla stazione ferroviaria di Roma Ostiense. Lo scenario prevedeva un incidente con incendio a bordo di un convoglio ferroviario, con feriti di varie entità che sono stati soccorsi direttamente sulle banchine: il 118 ha realizzato un posto medico avanzato dove assistere i pazienti e smistarli verso gli ospedali mentre gli illesi e sotto choc venivano assistite dagli psicologi della Protezione Civile. Una ventina i nosocomi coinvolti nell’esercitazione. Circa mille invece le persone coinvolte fra forze dell’ordine, sanitari e protezione civile, alla presenza del prefetto di Roma Lamberto Giannini e dei vari rappresentanti delle forze in campo. La seconda fase dell’esercitazione si è svolta invece negli ospedali, con la gestione dei feriti e delle emergenze mediche. “Abbiamo rispettato i tempi che ci siamo dati per l’intervento – commenta il prefetto Giannini – c’è stata la stabilizzazione dei feriti, l’avviamento agli ospedali. Da una prima valutazione siamo soddisfatti di come si è allestito il posto medico avanzato e anche del fatto che, nel giro di un’ora è stato possibile visitare e stabilizzare tutti i feriti, facendo anche una prima valutazione in modo da permettere un intervento mirato agli ospedali e la predisposizione delle prime cure sulla base delle informazioni assunte sul luogo”. “È importante che questa sera con queste condizioni di luce e climatiche la macchina funzioni. È una prova che al momento sta procedendo bene. Vedremo poi alla fine dell’ esercitazione quali saranno i risultati e quali saranno, eventualmente, i miglioramenti da apportare”, spiega infine il Generale Carlo Catalano, Ispettore generale della Sanità militare. Complessivamente l’intera esercitazione si è conclusa alle 3.00 della notte. La simulazione di interoperabilità full scale è stata organizzata e coordinata dal Prefetto di Roma con il supporto dell’Ispettore Generale della Sanità militare, generale Carlo Catalano, e ha visto la partecipazione attiva delle principali componenti istituzionali del sistema di Protezione civile e di Sicurezza della Città metropolitana di Roma Capitale. Lo scenario esercitativo è stato ambientato presso la Stazione ferroviaria Ostiense, messa a disposizione dal Gruppo F.S.- Ferrovie dello Stato, con la collaborazione di FS security s.p.a. per l’organizzazione, e di Trenitalia, che ha fornito il convoglio ferroviario sul quale si sono svolte le manovre di soccorso. La scelta del luogo di ambientazione è stata dettata da motivazioni strategiche in ordine al notevole afflusso di viaggiatori che potrebbe interessare la Stazione nel prossimo 2025 durante il Giubileo. Anche la scelta dell’orario notturno è stata di notevole importanza in quanto ha innalzato il livello di difficoltà dell’esercitazione. L’attivazione della catena di comando è avvenuta con il primo allertamento diramato dal Nue 112 intorno alla mezzanotte. La cinturazione e la vigilanza dell’area ad opera delle Forze dell’Ordine partecipanti( Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale di Roma) ha consentito l’attuazione realistica -in piena sicurezza- delle procedure preordinate alla gestione delle emergenze come quella simulata nel caso specifico (incendio della parte anteriore del treno con svio delle ultime carrozze di coda), poste in essere dai Vigili del Fuoco e da Ares 118 che hanno operato grazie alla collaborazione di oltre settanta Volontari della Croce Rossa Italiana, formati professionalmente per interpretare il ruolo di “vittime” traumatizzate da lesioni e intossicate dal fumo. Di rilievo anche la partecipazione dell’Ente Roma Capitale sia sul piano dell’allestimento dello scenario con i mezzi forniti, sia per l’assistenza materiale e psicologica agli “illesi”, alle “vittime” e ai familiari delle stesse. In una seconda fase dello stress test, a partire dall’1.30 di questa notte, è iniziato con il coordinamento dell’Ares 118 lo smistamento dei “feriti” presso gli Ospedali e le Asl della Città metropolitana, per un totale di circa venti presidi sanitari partecipanti che hanno preso in carico i pazienti distribuiti con i diversi codici di soccorso. Ciò ha determinato una continuità senza soluzione tra le operazioni di soccorso tecnico sul luogo e il successivo soccorso sanitario, con una mobilitazione a trecentosessanta gradi della rete emergenziale della Capitale. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)