Getting your Trinity Audio player ready...
|
LIVORNO – Frodi agroalimentari, più controlli in porto Livorno: protocollo d’intesa
Mercoledì 5 febbraio sarà siglato in Prefettura a Livorno un accordo per la tutela del Made in Italy e dei prodotti agroalimentari. Nasce un protocollo che, spiega la Prefettura di Livorno, “rappresenta il risultato di diversi mesi di lavoro congiunto per poter formare un atto che ricomprendesse le migliori forme di prevenzione e di contrasto al prodotto italiano d’eccellenza, uno dei quali l’olio d’oliva”.
Il percorso “ha avuto origine da un confronto di proposte e di valutazioni che il Prefetto Dionisi ha condiviso con Coldiretti Toscana in una serie di incontri svoltisi in Prefettura, al fine di esaminare tutte le fasi di produzione d’eccellenza del settore agro alimentare, di cui la Toscana vanta uno dei posti di rilievo, con prodotti conosciuti ed apprezzati nel mondo.
Prefetto Dionisi: “Il contributo di Coldiretti Toscana è stato una parte essenziale nel costruire un percorso in primo luogo, conoscitivo del settore stesso, ed, in secondo luogo, propositivo, per arrivare ad una tutela più accurata del prodotto agro alimentare ‘made in Italy’ che non si fonda solo sulla genuinità delle materie prime, ma anche sulle modalità di lavorazione e sull’esperienza, maturata e trasmessa alle giovani generazioni di una speciale cura che discende, spesso, da tradizioni antichissime “
“Siamo giunti a conclusione di un grande lavoro di squadra promosso dall’Ufficio Territoriale del Governo di Livorno che ha visto, in una successiva fase dei lavori, la collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e che è stato apprezzato anche dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dal Ministero del Made in Italy”
“Il protocollo parte dalla raccolta dati e informazioni relativi ai transiti nel porto di Livorno dei prodotti agro-alimentari di origine protetta (D.O.P.), situazione monitorata da mesi in cui si è verificato che sussistono numerosi casi di frode”.
Ruolo centrale, evidenzia la prefettura, i nuovi strumenti informatici di controllo delle attività delle merci.
Principalmente l’uso del Tuscan Port Community System, la piattaforma dell’AdSP che digitalizza i flussi informativi collegati alle operazioni di importazione ed esportazione della merce e che oggi viene utilizzata da tutto il cluster portuale (terminalisti, agenzie marittime, spedizionieri, ecc.).
“Oggi le grandi sfide con un mercato libero di merci che transitano attraverso un numero elevato di rotte e percorsi, che non sono più solo europei ma si estendono a livello extra europeo e che vede coinvolti paesi collocati anche molto lontano dall’Italia, ci impongono una visione diversa del commercio o della produzione perché nasce l’esigenza prioritaria di verificare i percorsi fino al consumatore finale. Se è vero che va tutelala la libertà del commercio è anche vero che va garantita l’autenticità dei prodotti agroalimentari anche per la tutela della libertà di scelta del consumatore, cui vengono fornite varie modalità di notizie sulla formazione e sui contenuti del prodotto finale.”
“Il porto di Livorno, per la sua posizione favorevole al commercio con itinerari volti al centro Europa e dall’Italia verso il resto del mondo, occupa un ruolo centrale che non poteva essere ignorato e, quindi la sinergia tra le varie componenti istituzionali rappresenta, con questo Protocollo, un successo condiviso perché vede il contributo di elevate professionalità volte al bene comune, ai cittadini”
Il Porto di Livorno è un elemento centrale per il grande flusso di merci e mezzi navali che transitano nelle varie aree di questo grande complesso strutturale dove operano molti soggetti istituzionali e molti soggetti privati.
“Solo attraverso il dialogo e la cooperazione delle varie componenti pubbliche e private è possibile costruire percorsi significativi e costruttivi in grado di affrontare le grandi sfide della produzione,del commercio e del trasporto con strumenti tecnologici avanzati che consentono una tutela molto incisiva del lavoro dei produttori italiani e di tutti i consumatori nel mondo che chiedono un prodotto Made in Italy”
Coldiretti Toscana con presidente Letizia Cesani: Il protocollo d’intesa che sarà siglato ufficialmente dalla Prefettura di Livorno il 5 febbraio, che coinvolge l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ed l Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dal Ministero del Made in Italy, è una risposta concreta alla piaga delle frodi agroalimentari e alla concorrenza sleale che indebolisce i nostri agricoltori inondando il mercato con prodotti a prezzi stracciati realizzati con standard qualitativi, sanitari, ambientali e di tutele dei lavoratori molto inferiori ai nostri.
Secondo Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat entrano in Toscana, via mare, attraverso il traffico marittimo, oltre 600 milioni di euro di materie prime agricole e prodotti alimentari, in crescita nell’ultimo anno (+8%). Complessivamente attraverso i porti giunge in Toscana circa 1 quarto di tutte le importazioni verso la nostra regione che nel 2023 hanno raggiunto i 2,4 miliardi di euro. Da qui la necessità di alzare il livello di attenzione ed intensificare i controlli a tutela del reddito degli agricoltori e delle filiere agricole Made in Italy.
Coldiretti “lavora da sempre affinché ci siano maggiori controlli sulle importazioni, ma soprattutto venga abolito il codice doganale che consente attraverso l’ultima trasformazione, anche minima, di identificare il prodotto come italiano, anche per questa ragione lo scorso anno la principale organizzazione agricola era tornata al valico del Brennero per denunciarlo e lanciato, in quell’occasione, la raccolta firme per l’etichettatura europea di origine per tutti gli alimenti commercializzati nel mercato comunitario”.
Cesani: “Una battaglia che la nostra organizzazione ha condiviso, già dallo scorso novembre, con il prefetto Dionisi che ringraziamo, unitamente a tutte le istituzioni, per essere giunti alla sottoscrizione di un protocollo che rafforza i controlli nel porto più importante della regione Toscana e che pone l’accento sulle necessità di tutela del reddito delle imprese agricole toscane e della salute dei cittadini”.