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Piombino, Cingolani: “Sicurezza nazionale dipende da rigassificatore”

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PIOMBINO – “Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un suicidio. C’è un problema nimby, e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì 3 anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo”.

Rigassificatore nel porto di Piombino, l’intervento di Roberto Cingolani, ministro Mite, Transizione ecologica, a un webinar di Rcs Academy su Repower Eu.

Piombino, sindaco Francesco Ferrari, che vede un territorio in rivolta contro il rigassificatore.

Sull’entrata in funzione del rigassificatore a Piombino, di cui è commissario straordinario incaricato da Draghi il presidente Regione Toscana Eugenio Giani: “Sicurezze non ne ho, è un’eredità che lascio e spero che tutti si rendano conto che la sicurezza energetica nazionale dipende da quello”.

Cingolani sottolinea:”Abbiamo messo in sicurezza il Paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquillla. Gli stoccaggi sono pieni“.

E prosegue il ministro Mite: “L’assurdo di questa vicenda è che il gas c’è, ma il prezzo è aumentato. Noi esportiamo, eppure il prezzo rimane altissimo. La verità è che abbiamo pagato follemente le quotazioni del gas di una borsa che non è realistica. Il Ttf è totalmente sganciato dalla realtà. C’è una volatilità pazzesca. Stiamo pagando questa cosa e un ritardo nell’agire. Non stiamo pagando una reale mancanza di gas”.

Poi: “Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l’avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca“.

Quindi: “L’Italia è stata l’unica che si è messa in sicurezza con una campagna di diversificazione in vari Paesi africani. Abbiamo sostituito 29 miliardi di metri cubi annuali dalla Russia con 25 miliardi da altre forniture. Metà di questo gas va in conduttura, l’altra metà è gnl. E’ urgentissimo che almeno dall’anno prossimo ci sia il nuovo rigassificatore di Piombino, da 5 miliardi di metri cubi, ed entro l’inizio del 2024 il secondo”.

“Oggi abbiamo dimezzato la nostra dipendenza dal gas russo dal 40 al 20%. Con il rigassificatore di Piombino dobbiamo dimezzarla ulteriormente. L’indipendenza totale dal gas russo è prevista nella seconda metà del 2024, quando saranno piazzati i due nuovi rigassificatori. Con quelli potremo liquefare i 13 miliardi di Gnl in più delle nuove forniture”.

“Probabilmente il price cap sarà un intervallo entro il quale il Ttf potrà variare senza avere questi picchi di volatilità assurdi. Direi che su questo stiamo convergendo, venerdì scorso ci sono stati gli ultimi allinamenti in videoconferenza. Stasera ci sarà una riunione informale dei ministri dei Paesi più energivori. Credo che si possa giungere a una soluzione di compromesso che contribuirà a limitare fortemente i costi”.

© Riproduzione riservata

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