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Lucca, Striscia la Notizia punta il dito verso Sistema Ambiente

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LUCCA – Nessuna discarica, nessuna operazione di stoccaggio rifiuti e nessun comportamento illecito da parte di Sistema Ambiente: a certificarlo sono state le stesse forze dell’ordine, intervenute nel capannone dell’Azienda a San Pietro a Vico subito dopo l’illecita irruzione da parte di personale non autorizzato. A entrare nel merito della questione sono il presidente di Sistema Ambiente, Matteo Romani e la dirigente tecnica, Caterina Susini, in seguito al servizio andato in onda su Striscia la Notizia ieri sera, giovedì 4 maggio.

“Nella giornata di mercoledì 27 aprile 2022, spiegano, una troupe di Striscia la Notizia si è introdotta nel capannone di San Pietro a Vico, pare a seguito di segnalazioni di alcuni cittadini residenti, in relazione a presunte problematiche di odore e rumore provenienti dall’area di proprietà di Sistema Ambiente, e a presunte lavorazioni di rifiuti non autorizzate. L’Azienda ritiene opportuno specificare, in quanto le informazioni divulgate e le ricostruzioni del servizio televisivo sono prive di qualsiasi fondamento normativo oltre che gravemente lesive dell’immagine di Sistema Ambiente.

In particolare nell’immobile di San Pietro a Vico, dove sorgerà la nuova sede completamente ecosostenibile e a impatto zero, non vi è alcuna discarica, come confermato dalle stesse immagini del servizio. È quindi improprio definire l’area come una discarica. Così come sono false le affermazioni divulgate dalla signora intervenuta nel servizio secondo cui in quel sito Sistema Ambiente stocca i rifiuti: ciò che viene effettuato quotidianamente dagli operatori è niente più che il normale e consueto trasbordo dei rifiuti raccolti durante il giro del porta a porta dai mezzi piccoli alle presse, effettuato in conformità alle normative.

I rifiuti vengono infatti trasbordati alle tre presse, che nell’arco del turno di lavoro sono caricate e trasferite nella stazione ecologica di Sant’Angelo in Campo, in via Ducceschi, che rappresenta a tutti gli effetti l’impianto di trasferenza finale”. “Questo tipo di attività, aggiungono, è del tutto prevista dalla legge e svolta da tutte la aziende di igiene urbana: si tratta infatti di una movimentazione di supporto alla raccolta dei rifiuti urbani atta a minimizzare il numero di trasferimenti dei mezzi verso l’impianto di via Ducceschi, e rientra nella definizione di cui all’art. 193 comma 15 del D.Lgs 152/06 Testo unico ambientale, che così recita: “gli stazionamenti dei veicoli in configurazione di trasporto, nonché le soste tecniche per le operazioni di trasbordo, ivi compresi quelli effettuati con cassoni e dispositivi scarrabili, o con altre carrozzerie mobili che proseguono il trasporto, non rientrano nelle attività di stoccaggio di cui all’articolo 183, comma 1, aa), purché le stesse siano dettate da esigenze di trasporto e non superino le 72 ore, escludendo dal computo i giorni interdetti alla circolazione” e nelle definizioni di cui al regolamento regionale 14/R del 2004.

Ecco perché tutto ciò che veniva svolto continuerà a essere fatto nel rispetto delle norme in materia di igiene e di sicurezza dei lavoratori trattandosi delle stesse operazioni di trasbordo rifiuti che vengono effettuate in diversi luoghi da tutte le aziende di gestione dei rifiuti d’Italia. E, è bene precisarlo, tutto quanto sopra esposto è stato anche oggetto di ispezione da parte dei soggetti deputati in materia che non hanno evidenziato irregolarità o difformità alle normative”.

“Ancora più gravi, continuano, sono tuttavia le affermazioni della giornalista secondo le quali il sito in questione sarebbe un semplice cantiere edile nel quale i dipendenti di Sistema Ambiente lavorano senza le tutele previste dalla normativa sulla salute e sicurezza del lavoro, con conseguenti responsabilità di funzionari e dirigenti. Al riguardo occorre specificare come l’immobile è stato oggetto del collaudo strutturale e quindi le attività in esso espletate sono svolte nel rispetto della sicurezza dei lavoratori”.

“Per quanto riguarda le presunte maleodoranze, continuano, Sistema Ambiente conduce periodicamente le necessarie operazioni di sanificazione/deodorizzazione dei contenitori attraverso attrezzature manuali. Dispiace tuttavia apprendere come tematiche importanti come la sicurezza sul lavoro e il rispetto dell’ambiente vengano strumentalizzate da chi non conosce minimamente le normative, al solo fine di screditare l’Azienda e le persone che vi lavorano”.

© Riproduzione riservata

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