PISA – La squadra mobile della questura di Pisa, coordinata dalla procura con il supporto delle volanti, ha eseguito marteì (18 novembre) una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 27enne italiano residente a San Giuliano Terme. L’ordinanza, emessa dal Gip il 14 novembre su richiesta della Ppocura, arriva al termine di oltre due mesi di indagini su una sequenza di rapine che hanno creato forte allarme sociale nel territorio pisano.
Il modus operandi
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli episodi contestati – avvenuti tra il 15 settembre e l’1 novembre – presenterebbero diverse caratteristiche comuni: vittime sempre donne, in molti casi anziane o sorprese in zone isolate e in orari che rendevano improbabile l’intervento di terzi; aggressioni violente, con conseguenze fisiche e psicologiche per le persone colpite; uso di una Renault Clio, risultata intestata all’indagato; azione prevalentemente solitaria, sebbene gli investigatori non escludano la possibile presenza di complici non ancora identificati.
Nell’ordinanza cautelare, il Gip evidenzia “una personalità criminale strutturata” e un elevato rischio di reiterazione.
Le indagini
Le attività investigative, dirette dal sostituto procuratore Sisto Restuccia, sono partite il 15 settembre dopo la rapina ai danni di una 55enne aggredita mentre si recava a piedi al supermercato in via Lorenzo il Magnifico. La donna – colpita con un manganello e derubata della borsa – ha riportato una frattura cranica con 30 giorni di prognosi. L’analisi delle telecamere cittadine ha permesso di individuare una Renault Clio sospetta e la relativa targa ha ricondotto all’indagato.
Da quel momento la squadra mobile ha avviato una doppia attività: pedinamenti complessi, ostacolati dall’andatura irregolare e dalla guida spericolata del sospettato, e un’attenta ricognizione degli episodi che nel frattempo si susseguivano, spesso in orari e luoghi sempre diversi, rendendo difficile coglierlo in flagranza.
Gli episodi contestati
All’indagato vengono attribuite altre tre rapine, oltre a quella del 15 settembre: 17 settembre, Cascina – due assalti in via Piastroni e via Musigliano. Una 91enne viene minacciata con un bastone e derubata della borsa termica; una 76enne viene trascinata sull’asfalto durante lo strappo della borsa, riportando lesioni guaribili in cinque giorni; 12 ottobre, Pisa (via di Pratale) – una 82enne ipovedente viene minacciata (Mi dia la borsa o l’ammazzo), e derubata di 100 euro e del cellulare per ipovedenti. Grazie al racconto di un testimone oculare, l’autore viene riconosciuto in fotografia; 21 ottobre, Pisa (via Belli) – Una 63enne viene spinta contro un’auto e derubata della borsa contenente sigarette e 40 euro. Poco dopo, la squadra mobile trova i suoi documenti vicino a una tabaccheria videosorvegliata, dove le telecamere riprendono un uomo che acquista pacchetti di sigarette.
L’ultimo episodio, ritenuto decisivo, avviene l’1 novembre, sempre in via Belli: una 50enne viene afferrata, spinta contro un’auto e derubata della borsa. Riporterà un trauma cranico e lesioni guaribili in sette giorni. Due pattuglie della mobile, presenti a breve distanza, intervengono immediatamente: una soccorre la donna, l’altra insegue la Renault Clio. L’inseguimento termina in via Cattaneo quando il conducente, con una manovra in retromarcia e contromano, riesce a far perdere le proprie tracce in via Fiorentina. A questo episodio si collega la contestazione di resistenza a pubblico ufficiale.
La perquisizione
Consolidati i gravi indizi, la procura ha ottenuto dal Gip la misura cautelare eseguita il 18 novembre. Durante l’arresto, una perquisizione domiciliare e personale ha portato al sequestro di oggetti compatibili con quelli utilizzati nelle aggressioni – tra cui bastoni, manganelli e indumenti – compreso l’ombrello che sarebbe stato usato nel video in cui, dopo la rapina del 21 ottobre, l’uomo acquista sigarette e abbandona i documenti della vittima.



