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SANTA MARIA A MONTE – Restano critiche le condizioni di Benedetto Ceraulo, il 63enne che, dopo una lite, ha sparato un colpo di pistoia al figlio, con una pistola clandestina, con matricola abrasa, prima di tentare il suicidio rivolgendo l’arma verso di sé nel giardino della sua casa di Santa Maria a Monte.
L’uomo, già condannato per l’omicidio Gucci nel 1995, è in coma farmacologico e in prognosi riservata all’ospedale pisano di Cisanello. L’uomo è piantonato all’ospedale e nei suoi confronti il pm ha disposto l’arresto.
La lite è sorta nella casa di campagna dove da due anni viveva Ceraulo. A far “perdere il controllo” al killer di Maurizio Gucci, dicono i carabinieri, sarebbero stati futili motivi, in particolare un graffio sulla vettura dell’uomo. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che l’arma che sarebbe stata utilizzata è una pistola di piccolo calibro con matricola abrasa, ritrovata sul posto. Il pm ha proceduto inoltre con la richiesta di convalida dell’arresto al gip per i reati di tentato omicidio con l’aggravante della recidiva specifica e detenzione di arma clandestina, ugualmente con recidiva specifica.
Le condizioni del figlio, ricoverato a Pontedera, non farebbero temere per la sua vita.