Violenza contro le donne, residenza fittizia per vittime e figli

PRATO – Violenza contro le donne, residenza fittizia per vittime e figli.

Residenze in convivenza anagrafica o residenze fittizie per le donne vittime di violenza, con ultima residenza nel Comune di Prato, che necessitano di protezione e per i loro figli.

A chiederlo, con un ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale, Claudiu Stanasel, Centrodestra, vicepresidente del Consiglio Comunale di Prato.

Con l’odg, Stanasel chiede di impegnare il sindaco Biffoni e la giunta ad avviare un percorso insieme ad Usl Toscana Centro, al Centro antiviolenza ‘La Nara’ di Prato, a tutti gli enti preposti e alle associazioni del Terzo Settore interessate. E a chiedere alla Regione Toscana di farsi promotrice in Conferenza Stato/Regioni “affinché queste specifiche misure siano normate a livello nazionale e diventino prassi in tutti i Comuni Italiani”.

Stanasel: “La sicurezza delle donne vittime di violenza deve essere una priorità per la nostra società e per la politica. Il nostro impegno in Consiglio Comunale è quello di trovare soluzioni concrete ed è sempre più urgente focalizzare l’attenzione sulla problematica della residenza protetta per la sicurezza delle donne e dei minori che si trovano in situazioni di pericolo. Troppo spesso, ultimamente, si registrano casi di femminicidi o di nuove violenze subite dalle donne, a causa della conoscenza da parte dell’ex partner del loro luogo di residenza.

L’attività anagrafica, d’altra parte, costituisce la base di numerosi servizi pubblici. Quali quello in ambito assistenziale, tributario, scolastico, elettorale, sanitario. Che in quanto tali servizi attingono alla fonte anagrafica per acquisire le informazioni necessarie al corretto svolgimento dei
procedimenti amministrativi di competenza”.

Poi il vicepresidente del Consiglio Comunale di Prato: “Ho presentato questo ordine del giorno per fornire uno strumento ulteriore a difesa delle donne sul nostro territorio tramite misure facilmente implementabili e dal basso costo economico.  Le proposte presenti in questo documento concedono alle donne che vivono uno stato di pericolo, di ottenere un indirizzo di residenza da fornire per tutti i servizi che la necessitano senza essere reperibili dalla persona da cui si nascondono. Queste proposte sono già una realtà strutturale in molti Comuni Italiani ed hanno fornito un grande valore aggiunto a tutte le donne vittime di violenza che ne hanno fatto uso. Voglio sperare che questo tema riesca a mettere d’accordo tutte le forze del Consiglio Comunale affinché il documento venga approvato al più presto e metta a disposizione questi validi strumenti per tutti quegli enti e le realtà pratesi.

Come ad esempio il Centro antiviolenza ‘La Nara’, che lavora egregiamente da anni per la difesa e il sostegno delle donne vittime di violenza. La battaglia a difesa delle vittime di violenza che sto portando avanti da anni insieme ai miei colleghi del centrodestra in Consiglio Comunale tramite mozioni e ordini del giorno continuerà con ulteriori misure concrete che presenteremo nelle prossime settimane. “