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Austerity, ecco la doccia fredda (in tutti i sensi) di Cingolani

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Austerity, la doccia fredda è arrivata.

Una doccia con lavaggi rapidi, va da sè.

Dopo aver sostenuto   “Con i numeri che abbiamo, con gli stoccaggi, con il nostro piano di risparmio e con le diversificazioni, non dovrebbe esserci ragione di fare un razionamento, come probabilmente ci sarà in altri Paesi”, Cingolani, ministro del Governo Draghi, ha preparato il piano di razionamento per tutti noi.

Per essere precisi, il ministro Mite, il ministero che pubblica i dati record 2022 di vendita di gas all’estero, in piena guerra Russia – Ucraina, ha realizzato il ‘Piano di Contenimento di consumi di gas naturale’.

Con quindici giorni e un grado in meno di riscaldamento e una serie di “comportamenti consapevoli e intelligenti”, così recita il documento, da mettere in atto per risparmiare luce e gas.

Testuale: “riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Cingolani commenta a Radio Capital: “In totale sincerità non lo so come viene la pasta cotta ad acqua calda e fuoco spento. Proverò perchè sono molto curioso“.

E a Rai Tre “Come si può vedere dal piano si può stringere ulteriormente la cinghia. Si può abbassare di due gradi la temperatura, possiamo posticipare di un 1 mese invece che 15 giorni. C’è una certa flessibilità ma che al momento non è necessaria”.

E poi Cingolani : “L‘Italia e’ una grande democrazia e non segue gli ordini di nessuno. E’ la logica di un rappresentante di uno Stato totalitario che pensa che si possa imporre ad uno Stato qualcosa: si figuri se l’Italia puo’ seguire gli ordini di qualcuno

Il Piano varato perchè, si legge sempre in premessa, “Il conflitto tra Russia e Ucraina, tenuto conto dell’importante ruolo svolto dal gas russo nella copertura del fabbisogno nazionale di gas naturale (circa il 40% nel 2021, con 29 miliardi di Smc su 76 miliardi di Smc di gas consumati), ha posto la necessità di adottare misure d’urgenza per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali”.

Quindi, sempre in premessa, “L’insieme delle iniziative messe in campo consente di sostituire entro il 2025 circa 30 miliardi di Smc di gas russo con circa 25 miliardi di Smc di gas di diversa provenienza, colmando la differenza con fonti rinnovabili e con politiche di efficienza energetica”.

Come si legge nel documento “La riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento sarà attuata entro il mese di settembre 2022 modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell’orario di accensione invernale attraverso un decreto del Ministro della Transizione Ecologica”

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

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