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Toscana con povertà in aumento apripista reddito cittadinanza regionale

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La Toscana del Giani bis dunque apripista del reddito di cittadinanza regionale.

Reddito di cittadinanza del campo largo centrosinistra che con Eugenio Giani, Pd, riconfermato presidente ha vinto le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre scorsi. Misura contenuta nell’accordo di coalizione in 23 punti firmato in Toscana dal Pd con il M5S, i due partiti componenti del campo largo Giani bis insieme ad Avs e Casa Riformista.

Misura che dalla Toscana potrebbe estendersi nella Campania del neopresidente di campo largo Fico, M5S, e nella Puglia del neopresidente di campo largo Decaro, Pd.

In Toscana si chiamerà reddito di reinserimento lavorativo, è finanziato con 23 milioni, partirà nel gennaio 2026 in via sperimentale e l’importo dell’assegno, ha spiegato Giani con l’assessore regionale Lenzi lunedì 9 dicembre, sarà pari a 500 euro mensili, per una durata massima di nove mesi. I beneficiari saranno lavoratori disoccupati residenti in Toscana con pregressa esperienza lavorativa e Isee inferiore a 15.000 euro, che non possono più percepire sussidi di disoccupazione (Naspi o Dis-coll) o che pur avendo versato contributi non hanno i requisiti per l’indennità di disoccupazione.

“Una misura di politica attiva e inclusione sociale che sostiene il reddito dei lavoratori disoccupati favorendo il passaggio da un posto di lavoro che non c’è più a una nuova e buona occupazione”, la definiscono Giani e Lenzi.

Irpet stima che il reddito possa raggiungere una platea potenziale di oltre 11.000 persone.

Al novembre 2023, secondo il settimo rapporto ‘Povertà e inclusione sociale in Toscana’, il reddito di cittadinanza risultava percepito da  19.690 nuclei familiari (corrispondenti a 35.324 persone). E 83,2% dei nuclei familiari era formato da cittadini italiani.

Numeri importanti rispetto a una situazione economica in Toscana in cui 57mila famiglie toscane (pari al 3,5%) vivono sotto la soglia di povertà assoluta.

Come rendiconta l’ottavo rapporto ‘Povertà e inclusione sociale in Toscana’ presentato a inizio anno, febbraio 2025, dalla Regione Toscana. Non solo. Delle 350mila famiglie con minori in Toscana 19mila sono in condizione di povertà assoluta. La quota di famiglie con Isee sotto 6.000 euro risulta pari al 6,4% a livello regionale. Il 15% delle famiglie ha difficoltà a riscaldare l’abitazione.

Rapporto curato da Osservatorio Sociale Regionale della Regione Toscana, in collaborazione con ANCI Toscana, IRPET, Centro regionale di documentazione infanzia e adolescenza, Caritas Toscana e Università di Siena.

Secondo il report A mani vuote, il Rapporto 2025 di Caritas Toscana e TosCaritas sulle povertà nelle diocesi toscane presentato a settembre 2025, nel 2024, sono state 29.297 le persone accolte dai centri di ascolto toscani, il dato più alto dal 2007, con un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente. A chiedere aiuto donne (54,9%), adulti in età lavorativa (59,5%), migranti (60,7%), un crescente numero di anziani (16%). Crescono i pensionati poveri e i lavoratori con reddito insufficiente.

Il 15,2% dei cittadini toscani è a rischio povertà o esclusione sociale. “Si tratta di una percentuale in crescita, anche se ancora al di sotto della media nazionale”.

 

© Riproduzione riservata

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