FIRENZE – I ristori per le spese di prevenzione e sanificazione nelle Rsa non verranno interrotti il 31 marzo 2022 con la fine dello stato di emergenza Covid ma saranno mantenuti fino al 30 giugno 2022. E’ quanto stabilisce una delibera della giunta della Regione Toscana. Con lo stop della fase di emergenza, fa sapere la Regione Toscana, sarebbe decaduta la delibera con la quale erano state istituite queste misure, ‘giustificate dallo stato di necessità connesso alla pandemia. Con il provvedimento della giunta verrà data continuità a queste misure ‘affinché anche nei prossimi mesi vengano mantenute nelle strutture azioni e misure di vigilanza rispetto al contagio’. La delibera è stata approvata su proposta dell’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli: “Sappiamo bene quanto siano stati duri gli ultimi due anni per le nostre Rsa, in prima linea nella lotta alla pandemia. Le misure di ristoro hanno rappresentato una  risposta parziale ma spero significativa. Ce siamo contenti di poter continuare a erogare anche nella prima fase della post-emergenza. Vogliamo infatti sostenere concretamente le Rsa affinché possano continuare a tenere ben alta la guardia di fronte al virus: la fine dell’emergenza, non significa infatti la fine dell’epidemia anche perché, lo vediamo bene in questi giorni, i casi di positività sono ancora molto alti”.

Tra aprile e giugno 2022 le residenze sanitarie assistite riceveranno  una somma  aggiuntiva di 3 euro per posto letto al giorno per i maggiori costi sostenuti a causa delle misure di prevenzione e la sicurezza,  e una quota giornaliera pari al 40% dell’importo della quota sanitaria per i posti non occupati a causa del Covid. Per questa spesa aggiuntiva la giunta della Regione Toscana attingerà al bilancio nel quale era già stata inserita una quota complessiva di 10 milioni di euro per il periodo gennaio-giugno.