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Ucraina, il presidente Anci Toscana chiede a Draghi risorse per i minori

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PRATO – “Abbiamo ribadito la necessità di affrontare in un’unità istituzionale totale il dramma che si sta consumando. E per conto dei Comuni abbiamo proposto alcune idee su come riconfigurare l’accoglienza, soprattutto dei minori e in particolare di quelli non accompagnati, il fronte più delicato e di diretta competenza dei sindaci, mettendo a disposizione un sostegno economico, psicologico, linguistico e scolastico per i ragazzi. Da Palmanova partono molti dei convogli di aiuti diretti al confine ucraino. Il cuore delle nostre comunità è grande, i sindaci sono come sempre a disposizione del Paese, con il sostegno del Governo e interventi condivisi affronteremo senza paura questa enorme tragedia e ci prenderemo cura di chi fugge dalla follia della guerra”. Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente Anci Toscana, delegato immigrazione Anci Toscana, ha incontrato a Palmanova il presidente del Consiglio Draghi e il commissario di Protezione Civile Fabrizio Curcio, con il  prefetto Francesca Ferrandino, ministero Interni, e Massimiliano Fedriga, presidente Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni. Biffoni, in qualità di delegato Anci immigrazione, ha ribadito al premier Draghi le richieste dei Comuni al Governo, con particolare attenzione all’accoglienza e alla gestione dei minori ucraini, di cui anche minori non accompagnati: “Siamo davanti a una situazione eccezionale che richiede uno sforzo epocale. Noi sindaci siamo pronti a fare la nostra parte nella maniera più efficace possibile, ma sappiamo di essere di fronte ad una situazione molto complessa e delicata proprio perché riguarda la vita di migliaia di minori, in tanti casi soli, che diventano diretta responsabilità del nostro Paese e dei Comuni. Per questo è necessario offrire le migliori capacità e le migliori strutture a disposizione, attraverso regole certe e uniformi su tutto il territorio nazionale. È necessario che i Comuni siano messi nelle condizioni di accogliere i minori disponendo delle risorse necessarie per supportare le procedure con un fondo ad hoc della protezione civile”.

Secondo i dati forniti dal ministero degli Interni, sottolinea in una nota il Comune di Prato, il 40% dei minori ucraini arrivati nei nostri Comuni sono bambini tra i 6 e i 14 anni. “L’Anci è pronta a mettere a disposizione la rete Sai già attrezzata ma è necessaria una semplificazione nelle procedure di ampliamento delle strutture e dei servizi così da offrire una rete flessibile in base ai bisogni. Nel frattempo devono essere messe a disposizione dei servizi sociali dei Comuni regole chiare per la gestione degli affidi temporanei presso le famiglie che avranno inevitabilmente bisogno di un sostegno da parte nostra”. E’ stata ricordata anche la necessità di un coinvolgimento diretto dei Comuni e la rapidità negli interventi: “Noi sindaci siamo disponibili a confrontarci e a lavorare insieme come abbiamo già fatto in altre occasioni emergenziali ma abbiamo necessità di condividere modalità e metodi per essere consapevoli di ciò che accade sui nostri territori e risponderne di conseguenza”.

© Riproduzione riservata

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