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Addio a Fabrizio Borghini, malore alla prima del figlio regista

La Toscana piange il giornalista, documentarista, scrittore fiorentino. Camera ardente in Regione Toscana. Cordoglio di Giani, Nardella: "Caro Fabrizio, lasci un vuoto enorme"

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FIRENZE – Addio a Fabrizio Borghini, malore alla prima del figlio regista.

Addio a Fabrizio Borghini. Il giornalista, scrittore, documentarista, saggista fiorentino se ne è andato all’improvviso durante la prima del primo film del figlio Lorenzo, regista. A Firenze, allo Spazio Alfieri, durante la presentazione al pubblico del film ‘Doppio passo’.

La camera ardente di Fabrizio Borghini oggi lunedì 16 ottobre, dalle ore 10.00 alle 18.00, nella Sala delle Esposizioni nella sede della presidenza della Giunta Regione Toscana, a Firenze.

La commemorazione martedì 17 ottobre, nello stesso Palazzo Sacrati Strozzi, alle ore 10.00.

Martedì 17 ottobre alle 21.30 la famiglia annuncia una proiezione evento in sua memoria al cinema Alfieri del film ‘Doppio passo’.

E’ un’ ondata di messaggi di cordoglio per l’addio a Fabrizio Borghini, 76 anni, professionista molto stimato e apprezzato, scomparso sabato 14 ottobre sera. Persona di grande serietà, rispettoso, gentile, sempre in punta di piedi. Uomo di cultura, appassionato di cinema e arte, la sua tesi di laurea su Mario Monicelli. Direttore del mensile ‘La Toscana’. Grande lavoratore, infaticabile, percorreva un’infinità di chilometri per essere ovunque con la sua telecamera. Fabrizio Borghini aveva uno stile unico, soltanto suo.

Lo piange Firenze, lo piange la Toscana, lo piange Castiglioncello, dove Borghini trascorreva le sue estati.

Sindaco Dario Nardella: “Caro Fabrizio, un destino veramente crudele ti ha strappato alla vita in un momento di massima gioia per te e la tua famiglia. Lasci un vuoto enorme”.

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Ciao Fabrizio il tuo cuore ha smesso di battere proprio nel momento in cui la tua emozione per il figlio Lorenzo generava il profondo orgoglio alla presentazione del film che tu avevi organizzato in proiezione pubblica al Cinema Alfieri”,

La famiglia di Fabrizio Borghini via social: “Con immenso dolore Fabrizio ci ha lasciati con un vuoto tremendo dopo aver presentato il film di Lorenzo a Sesto Fiorentino, pochi istanti prima della presentazione al cinema Alfieri a Firenze. Da grande lavoratore quale era si è spento davanti ad un pubblico di duecento persone, non col microfono in mano, come sempre da 35 anni, ma comunque ci piace ricordarlo così, con una foto che racchiuda tutta la sua vita. Per chi volesse salutarlo, domani 16 ottobre, la camera ardente sarà allestita dalle 10.00 alle 18.00 nella sala delle esposizioni nella sede della Giunta Regionale in piazza Duomo 10 a Firenze. La commemorazione, invece, si terrà nella sala Pegaso della Giunta Regionale il 17 ottobre alle ore 10.00.

Infine, Fabrizio era molto orgoglioso del film di Lorenzo, che ha visto realizzarsi dopo tanti sforzi, per questo comunichiamo che martedì 17 alle 21.30 si terrà una proiezione evento in sua memoria al cinema Alfieri presentata dal calciatore Borja Valero, dallo sceneggiatore Cosimo Calamini e dal giornalista Benedetto Ferrara. Conoscendo benissimo Fabrizio sappiamo che il suo volere è che la vita continui ad andare avanti, perché era entusiasta di questa serata e del grande interesse di un cuore viola come Borja Valero per il film di Lorenzo. Un abbraccio enorme. La nostra famiglia”.
L’Ordine dei giornalisti della Toscana “esprime profondo cordoglio per la scomparsa del giornalista Fabrizio Borghini, avvenuta in seguito ad un malore durante la serata di presentazione del film del figlio, Lorenzo Borghini, allo Spazio Alfieri di Firenze”.
Giampaolo Marchini, presidente Odg Toscana: “Sono profondamente sconvolto. Avevo sentito Fabrizio poche ore prima, parlando proprio del film del figlio Lorenzo. Uomo gentile e di profonda cultura, mi mancheranno le sue ‘sollecitazioni’ legate sempre a Firenze che amava profondamente, come la sua famiglia alla quale va il cordoglio mio e dell’intero consiglio”.

L’addio a Fabrizio Borghini del sindaco Nardella: “Solo qualche mese fa  ho avuto tra le mani il tuo ultimo libro dedicato ai rioni di Firenze dove tu, abile tessitore di storie, raccontavi con grazia e leggerezza le trasformazioni della nostra città. Ho in mente le centinaia di iniziative da te organizzate per eventi di cultura e arte, le due passioni che hanno caratterizzato la tua vita e il tuo lavoro, sempre competente, mai sopra le righe, affabile. La tua scomparsa improvvisa ci lascia senza parole e mancherai a tutta la città. Alla tua famiglia e in particolare a Lorenzo vadano le condoglianze mie personali e dell’amministrazione”.

L’addio a Fabrizio Borghini di Giani: “Ciao Fabrizio il tuo cuore ha smesso di battere proprio nel momento in cui la tua emozione per il figlio Lorenzo generava il profondo orgoglio alla presentazione del film che tu avevi organizzato in proiezione pubblica al Cinema Alfieri. L’infarto ti ha colpito nel momento più bello lasciando sgomenti Lorenzo, tua moglie, tutti noi amici ed estimatori. A cui mancherà terribilmente la tua persona e il carisma con cui sapevi coinvolgere negli eventi culturali che organizzavi o raccontavi in tutta la nostra Toscana. La tua passione autentica per la cultura di Firenze e Toscana rimarrà proverbiale per tutti coloro che ti hanno conosciuto. Ma oltre alla passione e la competenza dell’operatore culturale quanti artisti ti devono la comunicazione, pubblicizzazione, apprezzamento per la loro mostra, l’evento, l’opera d’arte”.

“È stato per tutti noi straordinario, inverosimile il numero di chilometri percorsi per andare con la telecamera in ogni angolo della nostra regione. Un momento di cultura che assecondava la richiesta dei nostri artisti appassionati come te. Ma che in te trovavano riferimento e megafono del loro talento e creatività. Sei stato un operatore culturale unico che ha capito prima di tanti altri quanti al talento bisogna associare la comunicazione, alla creatività artistica di tanti amici che oggi ti piangano. Proverbiali rimarranno le trasmissioni televisive su momenti culturali da te dedicati ai nostri artisti. Per la nostra Regione non sarà mai dimenticato la tua concretizzata idea di dare voce con la rivista “La Toscana” a tanta cultura del nostro inimitabile territorio.

Sei stato unico nel modo di interpretare l’identità artistica, musicale, di intrattenimento, insomma della cultura ad ampio spettro della Toscana di oggi. Ma contemporaneamente sei stato unico come amico, come uomo, che ha lasciato questa terra nella proiezione dell’impegno forse più grande: la testimonianza e la valorizzazione dell’opera cinematografica di tuo figlio Lorenzo. Il carisma del tuo impegno accompagnerà sempre il mio ricordo e coloro che ti hanno conosciuto”.

L’addio a Fabrizio Borghini del sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e tutta l’amministrazione comunale si uniscono al cordoglio per la morte del giornalista Fabrizio Borghini.

Falchi: “Con la sua professionalità e la sua passione, Fabrizio Borghini ha raccontato per tanti anni la vita culturale della nostra città. La sua improvvisa scomparsa ci lascia attoniti. Soltanto pochi giorni fa avevo avuto l’occasione di incontrarlo personalmente nel corso di un evento che stava seguendo con l’attenzione e la sensibilità che erano un suo tratto distintivo. Oggi lo avrei incontrato, discreto e attento come sempre, alla inaugurazione della bellissima edizione di Alto Basso dedicata ad Annigoni, dove purtroppo ho potuto soltanto ricordarlo. Ai suoi familiari esprimo la vicinanza mia personale e di tutta l’amministrazione comunale”.

Cordoglio e vicinanza alla famiglia del giornalista e scrittore Fabrizio Borghini, scomparso ieri, da parte degli organizzatori della rassegna culturale Villa Vittoria Cultura di Firenze, Giovanni Fittante, Lorenzo Becattini e Cosimo Ceccuti.

Fittante: “Una grave perdita, personale, perché Fabrizio era un amico, e per l’intera città di Firenze, alla quale ha dato tantissimo. Esponente culturale fiorentino, oltre che autore e saggista, ha collaborato con noi per tutta la stagione 2023 della rassegna Villa Vittoria Cultura, dando un contributo importante. Mancherà a tutti noi”.

Becattini: “Se pensiamo a una persona amante della cultura, ad un uomo gentile, appassionato del proprio lavoro e instancabile nel proporre sempre nuove iniziative, ebbene ci viene in mente subito Fabrizio Borghini. Adesso terremo nel cuore il suo ricordo come fonte di ispirazione. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi Fabrizio, anche valorizzando il progetto Villa Vittoria cultura. Condoglianze ai familiari”.

Ceccuti: “Una perdita inattesa quanto grave quella di Fabrizio Borghini. Vicino da sempre a Giovanni Spadolini, alla Fondazione ed a me personalmente. Mi rendeva in ogni occasione partecipe alle sue iniziative, a Firenze come a Castiglioncello, dove trascorrevamo l’estate. Tra le altre la prefazione al suo primo volume delle testimonianze sui rioni della sua Firenze. Città che conosceva ed amava come pochi, sia nel patrimonio artistico che nella natura complessa dei suoi abitanti. Viene meno un giornalista autentico, che ha dato tutto se stesso alla professione, ma soprattutto un uomo vero, semplice quanto ricco di valori etici e culturali. Mi stringo con infinito affetto a Lorenzo e ai familiari nel loro desolato dolore”.

Nato nel 1947 a Firenze, dove si era laureato in Lettere con una tesi sul regista Mario Monicelli. Fabrizio Borghini ha scritto le biografie di Fosco Giachetti, Mario Monicelli, Odoardo Spadaro. I volumi “Tirrenia. La città del cinema”, “Calcio e cinema”, “Firenze al cinema”. “Prato al cinema”, “Arezzo al cinema”, “Livorno al cinema”. “Siena al cinema”, “Lucca al cinema”, “Pistoia al cinema”. “Caro Amici miei. Storie, luoghi, artefici e personaggi del film di Mario Monicelli”, “Il cinema delle Apuane”, “Maestri dell’arte nel cinema”. “Il primo cinema non si scorda mai”, “La commedia cinematografica toscana 1975-2022”, “Mario Monicelli. Autoritratto”, “Caro Monicelli….Artisti per un maestro del cinema”.

Insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, Fabrizio Borghini ha pubblicato anche opere a carattere sportivo come “Violenza negli stadi”, “Dal biancorosso al viola”, “Il fallo è di rigore”. “La grande Fiorentina”, “C’era una volta una squadra”. “Violando” (Premio Coni Firenze 2011) e “Magnini il terzino d’acciaio”. Ha scritto, inoltre, “La Toscana di Caruso”, “La porti un bacione a Firenze”. “La rivolta di Firenze”, “Lorenzo Milani. Gli anni del privilegio”, “Malarte”, “Il Console e il Senatore”, “Fotografi in Toscana”, “Artisti contemporanei in terra di Siena”, “Artisti a Pisa”.

Borghini conduttore a Toscana Tv della trasmissione “Incontri con l’arte”. Direttore del mensile “La Toscana”. Ha ricevuto molti riconoscimenti. Tra i quali il Ciak d’argento (1985), il Bacco sportivo (1995), ‘Ricordando il Pontormo’ (1999), ‘Artisti a Villa Caruso’ (2000). Il Premio Città di Campi (2003), il Premio Rosse Pergamene della Presidenza del Consiglio Comunale di Roma (2005) e il Premio Gonfalon Selvaggio (2005). Tra gli altri riconoscimenti ottenuti. Premio Renzo Montagnani (2007), il Premio Giulia Ammannati (2008).

Il Premio Spiga d’Argento (2010), il Premio «Marzocco della Presidenza del Consiglio Comunale di Firenze (2011). Il Premio Mediterranea-Castiglioncello (2011), il Premio Firenze (2011), il Premio Donoratico (2012). Poi Premio Centro Storico Firenze (2013). Alla carriera da parte della Fondazione Elisabetta e Maria Chiara Casini (2013). Il Premio Niccolò Stenone (2014), l’Atim’s Inspiration Award da parte del magazine “ArtTour International” di New York (2014), il Premio Donatello (2016), il Premio Giotto (2016). Il Premio Internazionale Comunicare l’Europa (2017), il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura (2018).

 

© Riproduzione riservata

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