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Scandicci lancia i primi bikebox digitali in Italia: la mobilità diventa smart

Dieci postazioni per due ruote con sistema automatizzato e intelligenza artificiale: più sicurezza e meno traffico in città

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SCANDICCI – Scandicci diventa città pilota in Italia per una rete di parcheggi urbani sicuri e diffusi per biciclette. L’iniziativa prende il via con un primo gruppo di 10 “Biclò”, speciali bikebox dotati di controllo accessi digitale.

Il progetto nasce dalla cooperativa Biclò e punta a promuovere la mobilità sostenibile, la transizione ecologica e lo sviluppo di città più smart. L’installazione sul territorio è resa possibile grazie a Fondazione CR Firenze e al Comune di Scandicci, con il contributo di Fondazione Noi Legacoop Toscana e il sostegno di Legambiente Firenze, FIAB e Arci Firenze. Uno dei bikebox resterà esposto alla Scandicci Fiera per tutta la durata della manifestazione.

Dove saranno i Biclò e come funzionano

I 10 bikebox saranno distribuiti lungo le fermate della tramvia, nelle zone residenziali e negli snodi frequentati da studenti e lavoratori, per favorire intermodalità e sicurezza. Gli utenti potranno accedere 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tramite app scaricabile su App Store e Play Store.
L’app consente di aprire i box, localizzare le stazioni più vicine e verificare in tempo reale la disponibilità. Grazie all’intelligenza artificiale, l’accesso è protetto da intrusioni non autorizzate.

I Biclò, di colore rosso, possono ospitare fino a 6 biciclette e proteggono i mezzi da furti, vandalismi, intemperie e danni accidentali. Per i primi mesi, è prevista una tariffa di lancio di 10 centesimi l’ora per incentivare i cittadini a testare il sistema.

Un progetto di città più vivibile

Il vicesindaco di Scandicci ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un passo concreto verso una mobilità più sostenibile, in cui la bicicletta diventa una reale alternativa all’auto. Secondo l’amministrazione, investire in spazi sicuri e funzionali per le due ruote significa ridurre traffico e inquinamento, migliorare la qualità urbana e restituire tempo alle persone.

Il progetto, aggiunge il vicesindaco, è anche un esempio di collaborazione con giovani realtà imprenditoriali, con lo scopo di sviluppare soluzioni innovative per una mobilità sostenibile e condivisa.

Il punto dei partner

Maria Oliva Scaramuzzi, vicepresidente di Fondazione Crr Firenze, spiega: “Con Biclò puntiamo a una mobilità intelligente, pensata sui bisogni reali delle persone. Scommettiamo sui giovani e sulla loro capacità di innovare. Questo modello può diventare un riferimento per altre città italiane”.

Irene Mangani, presidente della Fondazione Noi Legacoop Toscana, sottolinea: “Favorire l’uso quotidiano della bicicletta è fondamentale per rendere sostenibile il traffico urbano. Il supporto degli enti istituzionali è essenziale per progetti come questo, che auspichiamo possano crescere nel territorio”.

Jacopo Ammendola, presidente della cooperativa Biclò, conclude: “Vogliamo sperimentare un modello già diffuso in Europa, adattandolo alle esigenze italiane. La componente digitale integrata fin dall’inizio rende il sistema sicuro e moderno”.

© Riproduzione riservata

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