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giovedì 28 Marzo 2024
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Gkn, i lavoratori con referendum danno l’ok all’ipotesi di accordo quadro sottoscritta al Mise

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CAMPI BISENZIO – I lavoratori dello stabilimento ex Gkn, ora Qf Spa, con referendum hanno dato l’ok all’ipotesi di accordo quadro sottoscritto nei giorni scorsi al Mise, Ministero sviluppo economico, relativo al percorso per la riconversione industriale dello stabilimento di Campi Bisenzio raggiunto tra azienda e sindacati. Su un totale di 354 aventi diritto, hanno votato in 265, il sì ha prevalso con 262 voti. Due sono stati i no e una scheda nulla. Sulla pagina Facebook del collettivo di fabbrica si dà conto del risultato sottolineando una serie di motivazioni e considerazioni. ‘L’accordo quadro raggiunto al Mise – l’unica cosa che abbiamo firmato da quel 9 luglio, resistendo ad ogni altra ipotesi di accordi sulla mitigazione dei licenziamenti – andrà accompagnato a sua volta da altri accordi in sede aziendale da raggiungere la prossima settimana. E’ un accordo sindacale avanzato in un contesto politico e sociale negativo e tutto da cambiare. Il processo di reindustrializzazione non è qualcosa che abbiamo voluto, ma qualcosa che subiamo. E dentro questo processo, abbiamo messo paletti importanti. Un altro Stato, un altro Governo, avrebbe salvaguardato la fabbrica così come era. Le macchine sono ancora qua, dalla fabbrica non è uscito uno spillo da quel 9 luglio. Ma di fatto con la reindustrializzazione lo stabilimento verrà svuotato e riempito con altri macchinari e nuove produzioni. Alla fine di questo processo, forse noi avremo salvato 500 posti di lavoro sul territorio, ma a costo di una lunga traversata fatta di ammortizzatori sociali, rischi e di incertezze. Questo accordo è il risultato della lotta. E la lotta dovrà salvaguardarne i risultati’.

Punti fermi dell’accordo, illustrati dai lavoratori. ‘Tempistica certa della reindustrializzazione. Entro marzo proposte vincolanti, piano industriale essenziale ed entro fine agosto closing e passaggio di proprietà. Clausola anti-logoramento: se entro fine agosto non si palesa la reindustrializzazione, Qf procede direttamente alla reindustrializzazione con intervento di altri investitori o direttamente del capitale pubblico con Invitalia. Continuità occupazionale e di diritti. Il passaggio da Qf ad altro soggetto industriale avverrà in continuità occupazionale e di diritti contrattuali, anche in caso di cessione di ramo d’azienda. Gli appalti del futuro soggetto reindustrializzatore ripartiranno dagli ex dipendenti degli appalti Gkn. Ci sarà per le assunzioni un bacino di reclutamento che riparte da ex somministrati in Gkn. Si apre a un iniziale internazionalizzazione di numero limitato di lavoratori. Abbiamo chiesto 7 assunzioni e da lì non ci muoviamo. il saldo occupazionale è fissato al momento del passaggio da Gkn a Qf. Questo vuol dire che se continuassero pensionamenti o dimissioni volontarie, il futuro reindustrializzatore dovrà comunque ripartire da 370 posti di lavoro. Quindi il posto di lavoro non viene considerato un tema individuale ma un patrimonio collettivo del territorio. Diritto di proposta e verifica. Viene formata una commissione di proposta e verifica sulla reindustrializzazione dove la Rsu è presente e può avanzare proposte in merito alla reindustrializzazione, così come richieste di verifica. La commissione deve essere messa a conoscenza dei fondi pubblici utilizzati e i fondi pubblici sono a loro volta vincolati alla realizzazione del saldo occupazionale’.

© Riproduzione riservata

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