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I carabinieri forestali festeggiano il patrono San Giovanni Gualberto a Vallombrosa

Presenti alla cerimonia il ministro Lollobrigida, il vicepresidente dell'Abruzzo Imprudente e il comandante generale dell'Arma generale Luongo

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REGGELLO – All’abbazia millenaria di Vallombrosa si è svolta ieri (12 luglio) la celebrazione solenne di San Giovanni Gualberto, patrono dei Forestali d’Italia e fondatore dell’Ordine monastico benedettino vallombrosano. 

Il 12 luglio 1073 il monaco morì a Passignano nei pressi di Firenze e ogni anno a Vallombrosa si svolge una solenne celebrazione per ricordare la figura di questo grande Santo che scelse di vivere dedicandosi assiduamente alla preghiera e all’esercizio della penitenza nella silenziosa e solitaria foresta dell’appennino Toscano, rivolgendo il suo operato, insieme ai suoi monaci, alla coltura dei boschi. 

L’evento, che unisce spiritualità e impegno istituzionale, in uno dei luoghi simbolo della tradizione forestale italiana, rinnova il valore del servizio svolto quotidianamente dai carabinieri forestali nella difesa dell’ambiente, del patrimonio naturalistico e della legalità nelle aree rurali e montane del Paese.

Ogni anno una Regione offre l’olio che alimenterà per dodici mesi la lampada votiva che arde perpetua nella cappella di San Giovanni Gualberto. 

Quest’anno è stata coinvolta la Regione Abruzzo: l’olio votivo rappresenta un segno di profonda solidarietà e collaborazione tra territori impegnati nella salvaguardia delle foreste e dell’ambiente. 

La celebrazione, con inizio alle 11 con la messa, è stata officiata dal padre abate generale della congregazione dei vallombrosani Padre Giuseppe Casetta e ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali, il ministro dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, onorevole Francesco Lollobrigida, in rappresentanza della Regione Abruzzo il vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente, il comandante generale dell’Arma generale Salvatore Luongo e numerose altre autorità civili e militari.

(foto carabinieri)

L’abate generale di Vallombrosa nel corso dell’omelia ha voluto rammentare le parole del Santo Padre Papa Leone XIV che, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, ha lanciato un grido profetico per cui bisogna “farsi semi” perché la Terra grida ma le coscienze dormono, e se il Creato diventa arena di dominio e terra da conquistare, la Terra si ribella, per questo dobbiamo avere la vocazione di essere semi e consegnarci alla terra per far germogliare la vita, perché è ormai davvero il tempo di far seguire alle parole i fatti. 

Il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente ha espresso la propria emozione nel rappresentare la Regione che offre l’olio per la lampada votiva, in un luogo che coniuga fede natura e servizio pubblico, auspicando che la lampada che oggi accendiamo sia simbolo di pace, speranza, responsabilità e tutela del patrimonio forestale italiano. “L’amore e la dedizione per i boschi e per l’ambiente, che ispirarono San Giovanni Gualberto e la comunità vallombrosana – ha dichiarato Emanuele Imprudente – rappresentano un patrimonio di valori che sentiamo nostro e che ci impegniamo a custodire e a tramandare”. L’olio sarà fornito dal Comitato per il riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta (Igp) Olio d’Abruzzo, che si avvia a ottenere l’ambito riconoscimento.

Il ministro Francesco Lollobrigida ha contribuito affermando che “Il patrimonio forestale, di cui Vallombrosa rappresenta un esempio virtuoso, costituisce una risorsa strategica per il Paese. Il corpo dei carabinieri forestali si conferma un’eccellenza del sistema di prevenzione e contrasto alle illegalità ambientali: un corpo altamente specializzato, che svolge una funzione strategica nella salvaguardia del nostro patrimonio naturale. Come ministero dell’agricoltura, della dovranità alimentare e delle foreste siamo determinati a rafforzare il sostegno alla loro attività, affinché possano affrontare con ancora maggiore efficacia le sfide più urgenti: dalla protezione dei boschi al contrasto del bracconaggio, fino alla sorveglianza del territorio”.

Il generale Salvatore Luongo rivolgendosi ai carabinieri forestali ha affermato: “Siamo davvero fortunati a lavorare per un obiettivo così alto, nobile e gratificante. A tutti voi rivolgo il mio grazie per l’entusiasmo e l’impegno che mettete in ogni azione, consapevoli che operiamo per il bene comune e per la bellezza del nostro paese, straordinario patrimonio di biodiversità. Sappiate che non vi farò mai mancare il mio sostegno”. Il vertice dell’Arma ha poi concluso con un riferimento al patrono dei forestali: ”L’esempio di San Giovanni Gualberto sia per tutti noi guida per “comprendere sempre più le opere del Creatore”, accompagnandoci sul giusto sentiero tra conservazione e sviluppo, tra uomo e natura”.

La celebrazione si è conclusa con la benedizione dell’olio votivo e la promessa di continuare a sostenere con forza e dedizione la missione dei Forestali, alla luce dei valori ispirati da San Giovanni Gualberto.

La giornata ha visto riunite le istituzioni preposte alla tutela forestale ed ambientale nonché enti e rappresentanti del mondo scientifico, la cui collaborazione assicura la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio forestale d’Italia.

Inoltre nel corso della cerimonia, la Fondazione San Giovanni Gualberto ha proceduto alla consegna delle borse di studio destinate a giovani distintisi negli studi e ad orfani di carabinieri forestali. 

© Riproduzione riservata

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