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All’ospedale di Grosseto ricostruita in 3D un’arteria vertebrale per effettuare una diagnosi

Il caso esaminato, che sarà oggetto anche di pubblicazione scientifica, ha riguardato un 70enne con sintomi simili allo svenimento e allo stato confusionale già sottoposto senza successo ad esami tradizionali

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GROSSETO – Ancora una volta la tecnologia applicata alla sanità approda a Grosseto. 

All’ospedale Misericordia è stata presentarta un’esperienza di ricerca innovativa. Grazie ad un lavoro multidisciplinare, su un paziente che presentava sintomi simili di tipo confusionale è stato effettuato un esame unico in Italia, ovvero una Oct (Optical coherence tomography) in un’arteria vertebrale. Una tecnica innovativa che ha consentito di ottenere un risultato diagnostico di grande interesse. Si tratta di una modalità che viene adottata di norma per gli esami delle arterie coronariche, ma che è risultata particolarmente efficace anche per l‘arteria vertebrale.

I dottori Lunghi, Bartalucci e Pieraccini rispettivamente neuroradiologo, neurologo e radiologo dell'ospedale Misericordia di Grosseto
I dottori Lunghi, Bartalucci e Pieraccini rispettivamente neuroradiologo, neurologo e radiologo dell’ospedale Misericordia di Grosseto (foto Asl Toscana Sud Est)

Il caso esaminato, che sarà oggetto anche di pubblicazione scientifica, ha riguardato un 70enne con sintomi simili allo svenimento e allo stato confusionale, già sottoposto ad AngioTac ed Ecocolor Doppler. Il soggetto necessitava di un affinamento diagnostico ulteriore. Attraverso l’innovativo esame è stato possibile ottenere immagini ad altissima definizione, con un video a tre dimensioni dell’arteria. L’esame è stato effettuato grazie ad un procedimento di blocco del flusso in arteria succlavia e introduzione di mezzo di contrasto in arteria vertebrale, all’interno della quale era stata introdotta la sonda Oct. Lo scopo era quello di ricercare lesioni derivanti da placche da mettere in correlazione con la sintomatologia clinica. Ulteriori pazienti da sottoporre a questa nuova modalità interventistica sono già in programma.

Una tecnica innovativa con la tomografia dell'arteria vertebrale per la diagnosi di un paziente all'ospedale di Grosseto (Foto Asl Toscana Sud Est)
Una tecnica innovativa con la tomografia dell’arteria vertebrale per la diagnosi di un paziente all’ospedale di Grosseto (Foto Asl Toscana Sud Est)

“Il caso studiato a Grosseto – dichiara Massimo Pieraccini, direttore della radiologia interventistica dell’ospedale Misericordia – evidenzia l’importanza della ricerca che portiamo avanti nel nostro ospedale e l’approccio multidisciplinare della nostra azione, che va dal Pronto soccorso alla Neurologia, passando per la Radiologia interventistica. Vogliamo così riaffermare l’importanza della creazione di un clima che consenta ricerca anche nel lavoro quotidiano di squadra”.

“Siamo riusciti a portare il dispositivo all’interno dell’arteria vertebrale, superando molte difficoltà, tra cui anche la necessità di ottenere una stabilizzazione del sistema in un’arteria di grosso calibro e portarsi all’interno della ‘vertebrale’ in modo da studiarne il tratto iniziale”, spiega il neuroradiologo interventista Valerio Lunghi che ha eseguito la procedura insieme al dottor Pieraccini.

“Siamo lieti dell’implementazione di questa nuova metodica – dichiara Manuele Bartalucci, medico della neurologia di Grosseto – ci ha permesso di prevenire l’insorgere dell’ictus, il tutto è avvenuto con la sinergia dei colleghi del Pronto soccorso che ci danno la possibilità di effettuare ricoveri brevi. Da inizio anno abbiamo gestito più di 500 percorsi ‘Stroke’, fibrinolisi e trattamenti endovascolari”.

“Questo percorso è di tipo collaborativo fra le varie specialistiche – dichiara Dario Marietti, medico del pronto soccorso dell’ospedale Misericordia – attraverso la stroke unit ci permette di incrementare la nostra capacità diagnostica e di utilizzare nuove tecniche endovascolari per poter trattare alcune casistiche importanti di pazienti che prima non venivano trattate a Grosseto”.

“La multidisciplinarietà, le nuove tecnologie e la ricerca sono l’espressione dell’elevata professionalità dei percorsi di cura dell’ospedale Misericordia messi al servizio dei cittadini”, conclude il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro.

© Riproduzione riservata

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