Torna a suonare il Campanile di Giotto, ‘il più bello d’Italia’

FIRENZE – Sono tornate a suonare oggi 27 novembre le campane del Campanile di Giotto, rimaste in silenzio fino a ieri da lunedì 8 novembre per permettere i lavori di rotazione della Campana Maggiore detta di Santa Reparata o Campanone, commissionati e coordinati dall’Opera di Santa Maria del Fiore. Come illustra l’Opera di Santa Maria del Fiore nel suo sito web, il Campanile, una delle quattro componenti principali del Duomo, è alto 84,70 metri e largo circa quindici, ‘è la più eloquente testimonianza dell’architettura gotica fiorentina del Trecento, che pur nello slancio verticale non abbandona il principio della solidità. Presenta dei rafforzi angolari che salgono fino al coronamento a sbalzo orizzontale’. Rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano la Cattedrale, il maestoso campanile a base quadrata, ‘considerato il più bello d’Italia’ fu iniziato da Giotto nel 1334. Alla sua morte, avvenuta nel 1337, Giotto riesce a vedere realizzata solo la prima parte del progetto, fino all’altezza delle formelle esagonali, una sorta di racconto figurativo, eseguite da Andrea Pisano su disegni dello stesso Giotto, e i rilievi, anticamente con campitura azzurra, dello stesso Andrea Pisano e di Luca della Robbia. Proseguito da Andrea Pisano, che finì i primi due piani rispettando il progetto giottesco, il Campanile si abbellì con la decorazione esterna a losanghe anche con l’intervento di Alberto Arnoldi.

FIRENZE, 8 novembre 2021 – Niente rintocchi per il Campanile di Giotto fino al prossimo 26 novembre per permettere i lavori di rotazione della Campana Maggiore detta di Santa Reparata o Campanone, realizzata nel 1475 in onore della santa a cui era intitolata l’antica Cattedrale fiorentina. Durante i lavori il monumento sarà chiuso al pubblico. I lavori di rotazione si sono resi necessari poichè l’uso ha assottigliato lo spessore del bronzo nei punti in cui batte il battaglio. Si tratta di una delle più grandi campane attive in Italia, dalle misure straordinarie: un diametro di due metri e un’altezza di duecentodieci centimetri, con uno spessore di quindici centimetri per oltre cinque tonnellate di peso. Era stata rifusa nel 1705, dopo che si erano create delle crepe. L’intervento di manutenzione, commissionato e coordinato tecnicamente dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sarà eseguito da una delle aziende italiane con maggiore esperienza, A.E.I. di Perego.