Il pugno del prof di Pontedera. Lo studente sbaglia. La violenza non può essere la risposta

Il pugno del professore di Pontedera a uno studente che saltella accanto alla cattedra dove il prof è seduto ha fatto il giro del web.

Il video, per chi ancora non lo avesse visto, mostra con ripresa laterale il docente in camicia azzurra seduto alla cattedra davanti a un pc. Il ragazzino vestito di scuro gli si avvicina  e si mette a saltellargli accanto facendo alcuni gesti.

Quello che si vede è lo scatto improvviso del braccio destro dell’insegnante, il ragazzo piegato su se stesso che urla, il professore che, allo stesso tempo, si alza in piedi, si piazza davanti al ragazzo e gli dice “Allora, cosa fai lì?”.

Il video dimostra che i ragazzini coinvolti, sembra sia una prima classe di istituto superiore, si sono messi d’accordo per cui uno di loro andava a prendere in giro l’insegnante e l’altro avrebbe ripreso la scena col telefonino.

Ora, che il ragazzino abbia sbagliato non c’è alcun dubbio.

Che abbia mancato di rispetto a un insegnante idem.

Che meriti opportuni provvedimenti da parte della scuola pure.

Ma ciò non toglie la gravità della reazione dell’insegnante.

Un insegnante che sembra aver reagito con violenza.

Dando l’immagine peggiore della scuola.

Una scuola che dovrebbe crescere, diciamo aiutare le famiglie a crescere.

Che dovrebbe educare, diciamo aiutare le famiglie a educare.

Ma il video dimostra una situazione di incapacità della scuola in tal senso.

Lo dimostra nell’atteggiamento irriguardoso del ragazzino verso un insegnante.

E nella reazione – gravissima – del docente a quell’atteggiamento irriguardoso nei suoi confronti.

Gran parte dei commenti social, se ne sono riversati un’infinità sull’episodio, dà ragione alla reazione dell’insegnante anche esprimendogli solidarietà.

Quindi, seguendo questo pensiero, ben venga un pugno o altro sulla stessa linea di intervento violento di un docente nei confronti di uno studente irrispettoso, maleducato, bulletto. O magari anche alle prese con un disagio.

Si sdogana la violenza come metodo di educazione.

Qualsiasi sia la motivazione la violenza non può mai essere ammessa.

La violenza non può mai essere una risposta.