Video così verosimili da sembrare reali al punto da confondere o convincere gli utenti online. Questo è quanto accade oggi su molte piattaforme di social network, ed è per questo che il governo polacco ha formalmente richiesto alla Commissione europea di avviare un procedimento di vigilanza, nello specifico contro TikTok, a causa della diffusione su larga scala di contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Secondo quanto dichiarato dal segretario di Stato Dariusz Standerski in una lettera datata 29 dicembre 2025, la piattaforma starebbe ospitando una campagna di disinformazione coordinata volta a incoraggiare il ritiro della Polonia dall’Unione europea.
“I contenuti divulgati rappresentano una minaccia per l’ordine pubblico, la sicurezza informatica e l’integrità dei processi democratici in Polonia e in tutta l’Unione europea – ha scritto su X Standerski -. La natura delle narrazioni, il modo in cui vengono distribuite e l’uso di materiali audiovisivi indicano che la piattaforma non sta rispettando gli obblighi imposti in quanto Very Large Online Platform (Vlop). La scala di questo fenomeno, le sue potenziali conseguenze per la stabilità politica e l’uso di tecnologie generative per minare le fondamenta della democrazia richiedono una risposta immediata da parte delle istituzioni dell’Unione europea”.
Interweniuję ws. Tiktoka ‼️
W ostatnich dniach na TikToku nastąpił prawdziwy wysyp filmików generowanych za pomocą AI, siejących dezinformację ws. członkostwa Polski w Unii Europejskiej. Skala tego procederu może sugerować, że mamy do czynienia ze zorganizowaną akcją. Zwróciłem… pic.twitter.com/U4S2sX1jm4
— Dariusz Standerski (@DStanderski) December 30, 2025
Sospetta interferenza russa
I materiali segnalati consistono in video che mostrano giovani donne vestite con i colori nazionali polacchi mentre esortano il Paese a lasciare l’Ue. Un portavoce del governo polacco ha affermato che tali contenuti rappresentano “senza dubbio” disinformazione russa, poiché le registrazioni presentano una sintassi tipica della lingua di Mosca. Queste narrazioni sintetiche sono considerate una minaccia diretta all’ordine pubblico, alla sicurezza informatica e all’integrità dei processi democratici sia in Polonia che nel resto dell’Unione.
Standerski sostiene che TikTok non stia rispettando gli obblighi imposti alle grandi piattaforme online dal Digital Services Act. In particolare, l’accusa riguarda la mancanza di meccanismi adeguati per la moderazione dei contenuti generati dall’Ai e l’assenza di trasparenza sulla loro origine. La Polonia ha quindi proposto alla Commissione di avviare un’indagine formale e di obbligare TikTok a presentare un rapporto dettagliato sulla natura e la portata di tali materiali, chiedendo inoltre l’applicazione di misure temporanee per limitarne la diffusione.
Reazioni e possibili sanzioni
TikTok ha risposto con un commento all’agenzia di stampa Reuters dichiarando di aver rimosso i contenuti che violavano le proprie regole e di essere in contatto con le autorità polacche.
La Commissione europea ha confermato di aver ricevuto la richiesta e ha ricordato che, ai sensi del Dsa, le piattaforme come X, Facebook, TikTok e altre devono moderare e rimuovere contenuti dannosi come incitamento all’odio, razzismo o xenofobia. In caso contrario, la Commissione può imporre sanzioni fino al 6% del loro fatturato annuo mondiale. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente allerta nell’Ue contro i tentativi di stati stranieri di influenzare la politica locale attraverso tecnologie generative.
“La Commissione ha già inviato una richiesta di informazioni a diverse piattaforme online, tra cui TikTok, chiedendo di fornire informazioni sulle misure adottate dalle piattaforme per affrontare i rischi relativi all’intelligenza artificiale”, ha affermato un portavoce in una dichiarazione inviata via e-mail. L’anno scorso, infatti, la Commissione aveva avviato un procedimento formale contro l’azienda di proprietà della cinese ByteDance, per la sua presunta incapacità di limitare le interferenze elettorali durante le elezioni presidenziali rumene del novembre 2024.
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