(Adnkronos) – “Havila Voyages porta, per la prima volta da decenni, navi da crociera di nuova costruzione lungo la Coastal Route, la rotta dei fiordi norvegesi. Navi più moderne con cabine e aree comuni più spaziose e un format gastronomico unico. Sono navi ecologiche, in grado di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 35% rispetto ai valori di riferimento del 2017, e le emissioni Nox e Sox addirittura del 90%. Per noi il 2024 è il vero anno zero, dopo un avvio molto sfidante”. A parlare del nuovo brand entrato nel mercato crocieristico navigando in modo eco-friendly in uno degli itinerari più amati da turisti è Lasse A. Vangstein, Chief Communications & Marketing Officer di Havila Voyages. L’idea di Havila Group di lanciare il nuovo brand di trasporto turistico Havila Voyages arriva con l’apertura alla concorrenza della storica rotta. “E’ stato il nostro fondatore e principale azionista, Per Sævik, a decidere di entrare nella Coastal Route controllata dallo Stato, convinto che fosse giunto il momento – racconta – di aprirsi alla concorrenza in una rotta monopolizzata da un’unica compagnia nell’ultimo periodo di concessione con 11 navi. Un forte sostenitore del grande potenziale del settore turistico e allo stesso tempo con l’obiettivo e la missione di creare valore nel lungo periodo e occupazione per la costa della Norvegia”. Così Havila Voyages ha cominciato a navigare lungo la costa norvegese e lo ha fatto in un momento particolare per tutto il settore a livello internazionale, nel dicembre 2021. “Lo start-up per noi è stato davvero sfidante – ammette – e non solo a causa della pandemia. Due delle nostre navi dovevano essere costruite in un cantiere spagnolo, che però andò in bancarotta dopo che gli scafi delle nostre barche erano stati già fatti. Ciò ha comportato che abbiamo dovuto spostare la costruzione in Turchia, allo Tersan Shipyard, dove avevamo il contratto per la fabbricazione delle altre due nostre navi. Inoltre, anche l’attacco all’Ucraina e la guerra hanno avuto conseguenze per noi, perché la nostra compagnia di finanziamento originaria aveva legami con la Russia e quindi è stata sanzionata. Ci siamo fatti carico di questo ma naturalmente ha ritardato ulteriormente il rilascio delle nostre navi. In più, a complicare il processo di costruzione c’è stato pure il terremoto che ha colpito la Turchia”. “Finalmente, ad agosto 2023 abbiamo avuto tutte e quattro le nostre navi operative ed è per questo che per noi il 2024 è un po’ l’anno ‘zero’, il nostro primo anno in piena operatività. Ora cominciamo a vedere un interesse crescente nel nostro brand e nel nostro prodotto e guardiamo con fiducia al futuro”, prosegue Vangstein. Un ottimismo confermato dai dati in crescita del brand: “Sul fronte dei mercati target, storicamente, la Germania è stato sempre quello più importante per il turismo lungo la costa norvegese. Ma quest’anno osserviamo una predominanza di turisti dagli Stati Uniti sia come numero di prenotazioni sia come valore. E l’Italia è uno dei mercati su cui stiamo lavorando, anche tramite agenzie e tour operator e con la presenza alle fiere di settore”, sottolinea. Il punto di forza e l’unicità delle navi Havila sta nella tecnologia ecologicamente avanzata: “Ad oggi le nostre navi – spiega – sono alimentate come ‘Plug-in hybrids’, usando gas naturale liquido (Lng) combinato con l’energia elettrica, grazie a grandi pacchi di batterie che consentono un’autonomia di quattro ore di navigazione emission-free, e possono essere ricaricate in porto usando energia idroelettrica pulita e norvegese. Abbiamo le uniche navi sulla Coastal Route che possono ricaricare le batterie in porto – assicura – e siamo l’unico operatore crocieristico al mondo che può permettersi di visitare il sito di Geirangerfjorden, patrimonio Unesco dell’Umanità, senza inquinare. Un sistema che ci fa essere precursori rispetto alle nuove regole sulle emissioni che entreranno in vigore nel 2026. Infatti, potremmo essere già oggi completamente ‘climate neutral’ utilizzando il biogas liquido (Lbg) invece di quello naturale (Lng), ma è una questione di disponibilità e prezzo nel mercato. Per questo, vogliamo che le autorità norvegesi diano priorità allo sviluppo di questo settore, a renderlo possibile”. “Anche il design delle navi – spiega – è stato pensato per ridurre attrito e massimizzare l’efficienza energetica. Monitoriamo costantemente i livelli di alimentazione e siamo molto impegnati nel ridurre il consumo di gas. Non solo: usiamo l’eccesso di calore a bordo per riscaldare ambienti e acqua, come quella che arriva nelle docce delle cabine. E questo limita lo spreco di calore ed energia”. Fondamentale, poi, l’impegno contro lo spreco alimentare. “Il nostro food concept – afferma il Chief Communications & Marketing Officer di Havila Voyages – è stato pensato e sviluppato non solo per far conoscere la cucina norvegese ma anche per ridurre lo spreco di cibo, che costituisce un grande problema nell’industria crocieristica e alberghiera ed è dovuto principalmente all’uso dei buffet. Noi, invece, abbiamo optato per un servizio alla carta, che ci consente di ridurre lo spreco di cibo a solo 58 grammi in media per passeggero al giorno, un valore ben al di sotto degli standard del settore. Inoltre, la maggior parte del cibo che serviamo è prodotto e distribuito in Norvegia, in particolare lungo la costa. Le uniche eccezioni sono qualche spezia, frutti e fiori edibili che sono usati per le decorazioni e che non sono norvegesi”. L’attenzione per le comunità locali è una mission per Havila e riguarda anche il servizio dedicato alle escursioni che sono offerte ai passeggeri. “Tutte le nostre escursioni lungo la rotta costiera – ricorda – sono offerte in collaborazione con fornitori locali. La nostra attività contribuisce a generare almeno 3mila posti di lavoro lungo la costa. Essendo una rotta controllata dal governo, rappresentiamo una infrastruttura cruciale in quanto anche i residenti utilizzano le nostre navi come mezzo di trasporto e le nostre navi trasportano anche merci da e per le destinazioni che toccano”. Dunque, l’impegno per la sostenibilità fa parte della mission di Havila. “Crediamo di essere riusciti nell’assumere un approccio sostenibile nella nostra attività. La sostenibilità è la spina dorsale di tutte le nostre operazioni, sia marittime sia nell’hotellerie. Cerchiamo costantemente di migliorare e ancora di più di coinvolgere i nostri passeggeri in un atteggiamento di scelte sostenibili”, osserva Vangstein, aggiungendo che per il futuro l’auspicio è di “poter operare lungo la Coastal Route a zero emissioni con la flotta attuale, utilizzando l’idrogeno: le nostre navi sono già autorizzate dalle autorità per questo ed è un obiettivo raggiungibile entro il 2030”. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Turismo, Vangstein (Havila Voyages): “Interesse crescente per l’unico brand con navi eco-friendly”
© Riproduzione riservata