(Adnkronos) – L’esodo d’agosto svuota le città e l’anticiclone africano le arroventa. Con “il rischio di un nuovo lockdwon” per gli italiani che passeranno a casa il resto dell’estate. Fra la serrata che abbassa le saracinesche di attività commerciali e servizi, e il caldo che scoraggia le uscite, l’insidia è di “bissare il 2020”, quando Covid imperversava chiudendo periodicamente l’intero Paese tra le mura domestiche. Uno scenario “assolutamente da evitare” per il pediatra Italo Farnetani. L’esperto, sentito dall’Adnkronos Salute, paventa “pericoli per la psiche e la salute soprattutto dei bambini” che non andranno in vacanza. E che non sono pochi: “Tra le famiglie con figli minori, un terzo non può permettersi una settimana di vacanza lontano da casa” e “la quota sale al 50% se nel nucleo” familiare “vivono 3 o più bambini”, ha calcolato la fondazione Openpolis. La stima è riferita agli anni pandemici, però rende l’idea. Per molti, troppi, le ‘ferie d’agosto’ non sono che il titolo di un vecchio film. “Nei prossimi giorni ci aspettiamo un ulteriore rialzo delle temperature e il deserto in città – osserva l’esperto, professore ordinario di Pediatria dell’università Ludes-United Campus of Malta – Chi non andrà in vacanza rischia di ritrovarsi a vivere un altro 2020: chiusi in casa con l’aria condizionata accesa, intorno il vuoto. Ma insieme al lockdown, potrebbero replicarsi anche i problemi psicologici e fisici di allora: l’interruzione della vita sociale con gli effetti negativi che l’isolamento porta con sé, la vita sedentaria con il rischio di sovrappeso e obesità, la tentazione di trascorrere tutto il tempo davanti a uno schermo, che sia quello dello smartphone o del tablet, del computer o della Tv. Bisogna evitarlo, prevenire questo pericolo particolarmente insidioso per i più piccoli”. Come fare? “Innanzitutto, visto che dal ‘lockdown d’agosto’ uscire si può, il primo consiglio” del medico “è di stare il più possibile all’aria aperta: andare in piscina e restarci più che si può, per trovare refrigerio anche nelle ore più calde, o se non si abita lontano dal mare pianificare delle salutari gite in giornata in spiaggia. In questo modo i bimbi potranno fare anche attività fisica, indispensabile a tutte le età e in ogni periodo dell’anno, e incontreranno dei coetanei con cui socializzare. Per le uscite in città, secondo consiglio”, Farnetani raccomanda di programmarle “nelle ore più fresche della giornata: una passeggiata al mattino, un appuntamento con gli amichetti fuori la sera, anche per addormentarsi meglio una volta tornati a casa”. Magari con l’aiuto di un po’ di aria condizionata: con giudizio, ma “va usata perché l’aria condizionata fa male solo a chi non ce l’ha”, sorride il pediatra. E poi “aggregarsi, è il terzo consiglio. Non limitiamo i contatti con gli altri ai social, ma invitiamo a casa chi c’è, organizziamo incontri nei locali aperti o una bella scampagnata, meglio ancora se in montagna o comunque al fresco”. Il quarto e ultimo consiglio del pediatra riguarda l’alimentazione. “Ricordiamo che il caldo deprime l’appetito, al contrario del freddo che lo esalta. Allora cerchiamo di garantire ai bambini un sufficiente apporto nutritivo che non deve essere mai in eccesso, per evitare sovrappeso e obesità, ma nemmeno insufficiente, per scongiurare carenze”, ammonisce Farnetani. Il medico suggerisce dunque come gratificare il palato dei bimbi ‘orfani di vacanza’. “Da diverse ricerche che ho condotto – spiega – emergono i cibi più amati dai piccoli d’estate. Prima di tutto via libera alla frutta, che oltre all’apporto nutritivo assicura anche un’introduzione di liquidi. In cima alle preferenze dei bambini c’è il cocomero che piace quasi a tutti, seguito dall’uva. Bene anche il gelato: cioccolato e stracciatella sono i gusti prediletti; seguono nell’ordine pistacchio, fragola e fiordilatte”. E poi “la pizza, sempre gradita e adatta anche all’estate. Ai bimbi che hanno meno di 6 anni piace la margherita, mentre dopo i 6 anni alle preferenze si aggiunge la pizza ai würstel”. Per fare il pieno di calcio e fortificare le ossa in fase di sviluppo, l’esperto consiglia “il parmigiano che piace a tutti i bimbi in tutte le regioni italiane”. Quanto alla “crema spalmabile al cioccolato, sempre al top delle preferenze dei piccoli, va bene per la prima colazione che in ogni periodo dell’anno è il pasto più importante della giornata”. Infine, “la cosa in assoluto più importante è bere, soprattutto quando fa molto caldo e si perdono tanti liquidi con la sudorazione. I genitori devono avere sempre a disposizione delle bottigliette d’acqua, naturale o anche frizzante, meglio se fresca. Vanno bene anche altre bevande, sempre nell’ottica di far sì che i bambini introducano liquidi e si mantengano idratati. Non si deve mai aspettare che abbiano sete, che siano loro a chiedere da bere, perché la sede – conclude il pediatra – è già un segnale di disidratazione e perciò va prevenuta”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Estate senza vacanze, il pediatra: “Bimbi a rischio lockdown”
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