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Parte la guerra al fentanyl, Piano per intercettarlo e impedirne l’uso

(Adnkronos) – Il fentanyl è un potente oppioide sintetico con impiego analgesico e anestetico. Come analgesico ha effetti simili a quelli della morfina, ma è da 50 a 100 volte più potente di quest’ultima e 30-50 volte più potente dell’eroina. Come la morfina è un farmaco tipicamente utilizzato per trattare il dolore in forma grave, specialmente in chirurgia, traumatologia e oncologia. Alcune volte, inoltre, è usato per trattare pazienti con patologie dolorose croniche, quando resistenti ad altri oppioidi. Negli Usa nel 2022 i sequestri di fentanyl e analoghi effettuati dalla Drug Enforcement Administration (Dea) hanno raggiunto livelli record (quasi il doppio di quelli eseguiti nel 2021), per un totale di oltre 6 tonnellate in polvere e 59,6 milioni di compresse contraffatte e contenenti fentanyl (le quantità sequestrate equivalgono a oltre 398 milioni di dosi letali). E’ stata tuttavia segnalata la produzione di queste molecole anche nel territorio europeo da parte di laboratori clandestini. Contemporaneamente, si è riscontrato un aumento significativo nel numero di decessi associati al consumo di fentanyl nei soggetti che utilizzano droghe. Nel 2021, gli Stati membri dell’Ue hanno riportato 137 morti correlate a fentanyl. Ora anche il nostro Governo si prepara ad affrontare una eventuale diffusione del fentanyl nel Paese, anche se in Italia “non c’è una emergenza. Ma occorre farsi trovare pronti”, hanno ribadito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro della Salute Orazio Schillaci, e il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, presentando oggi a Roma il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Obiettivo delle attività di prevenzione è intercettare e impedire l’accesso del fentanyl e dei suoi analoghi in Italia e la sua diffusione sul territorio nazionale.  Dal mese di giugno 2016 a oggi – riporta il piano – il Sistema nazionale di allerta rapida del Dipartimento per le Politiche antidroga ha diffuso a tutto il network dei Centri collaborativi e delle istituzioni di pertinenza presenti sul territorio nazionale 2 comunicazioni per decessi (uno nel 2018 e uno nel 2019), 5 comunicazioni riguardanti intossicazioni non letali associate all’uso di fentanyl e 2 segnalazioni relative al consumo di fentanyl riscontrato dall’analisi di campioni biologici di altrettante persone in trattamento presso i Serd. In Italia, tra il 2018 e il 2023, le attività delle forze di polizia hanno portato al sequestro di 123,17 grammi di fentanyl in polvere (migliaia di casi di intossicazioni acute potenziali, considerando che circa 3 milligrammi causano una intossicazione acuta), 28 dosi in compresse e 37 altre confezioni (cerotti, flaconi e scatole medicinali). Una delle principali ‘piazze di spaccio’ del fentanyl e delle nuove e altrettanto pericolose sostanze psicoattive – si sottolinea nel Piano nazionale – è il web. In tale luogo virtuale di promozione e vendita le sostanze vengono recapitate direttamente al domicilio degli acquirenti in piccoli plichi postali anonimi, rendendo possibile una fruizione autonoma e incontrollata delle stesse. Tale modalità di vendita mette in contatto senza intermediari il distributore e l’utente finale, esponendo quest’ultimo a un costante rischio di intossicazione acuta, data anche la sua inconsapevolezza della concentrazione e composizione del prodotto acquistato.  Il piano prevede: un continuo monitoraggio degli sviluppi dei mercati al dettaglio, esaminando i prezzi e la purezza, la disponibilità di eroina e di altre sostanze stupefacenti; il potenziamento delle capacità degli operatori, di fronte a sostanze non conosciute e rinvenute nel corso di controlli su strada o presso le aree doganali, con apparecchiature portatili con tecnologia Raman (spettrometro di massa), in grado di identificare, rapidamente e con elevato grado di certezza, stupefacenti sintetici e precursori chimici di droghe; la prospettiva di aprire altri Uffici antidroga all’estero non solo nei Paesi di maggiore produzione e traffico di oppiacei o di precursori, ma anche presso quelle agenzie che più di altre sono attive nel contrasto al narcotraffico e che costituiscono snodo info-operativo strategico nel settore (Dea e National Crime Agency – Nca). Si punta anche a rafforzare la collaborazione con altri Paesi. Nel quadro della riunione G7 del Roma-Lione Group, che si terrà dal 17 al 19 aprile 2024 a Roma, un panel sarà dedicato alla minaccia posta dalle droghe sintetiche. L’argomento sarà all’ordine del giorno anche della seconda riunione del Gruppo Roma Lione, prevista a Roma dal 23 al 25 ottobre 2024.  Il ministero della Salute potenzierà le misure di protezione nella produzione, nel trasferimento e nella custodia dei preparati farmaceutici a base di fentanyl e suoi derivati; allerterà Regioni e Asl per il monitoraggio della rilevazione dei livelli prescrittivi ‘anomali’; si occuperà della definizione di linee di indirizzo che tengano conto della natura e dei modelli di consumo delle nuove sostanze, dei diversi gruppi di consumatori e dei contesti di consumo; farà il monitoraggio della diffusione degli oppioidi sul territorio nazionale, anche attraverso una ricognizione finalizzata alla raccolta dei dati, anonimizzati e aggregati, relativi all’accesso ai pronto soccorso per intossicazione acuta da oppioidi e ai decessi correlati; si occuperà del monitoraggio dell’erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale attraverso le farmacie (sistema TS) per i farmaci appartenenti alle categorie ATC N02AA01 (morfina), N02AE01 (buprenorfina), N02AB03 (fentanyl), N02AA05 (ossicodone), N02AA55 (ossicodone-associazioni), N02AA03 (idromorfone); farà il monitoraggio contraffazione e attivazione di un monitoraggio continuo e costante di eventuali segnalazioni relative ad attività illecite (inclusa la vendita su canali non ufficiali) o contraffazione dei medicinali a base di fentanyle, alprazolam (Xanax) e naloxone; attivazione delle Regioni/Province autonome per l’attuazione dell’obiettivo nell’ambito delle rispettive competenze. Tra le principali azioni in ambito preventivo – prosegue il Piano nazionale – ci sono lo scambio di informazioni continue tra le forze di polizia e comparto intelligence, per raccogliere informazioni sul fenomeno e il potenziamento dei controlli da parte delle forze di polizia, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, del ministero della Salute e di tutti gli enti che collaborano al Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe. Il potenziamento dei controlli mira sia a impedire l’accesso illegale del fentanyl e di altre sostanze nel territorio italiano, sia a evitare che la sostanza presente e distribuita legalmente possa essere utilizzata per usi non sanitari. Il potenziamento dei controlli interessa anche la rete web al fine di acquisire informazioni sull’evoluzione del fenomeno e di contrastare il traffico, oscurando eventuali siti Internet che commercializzano farmaci contraffatti, alterati o privi di autorizzazione. Nel caso in cui in Italia si venisse a creare una situazione di emergenza, le azioni previste hanno come obiettivo una pronta risposta di tutte le istituzioni deputate alla tutela della salute e sicurezza pubblica. La procedura operativa sanitaria, predisposta sulla base delle linee guida pre-definite dal ministero della Salute, in relazione all’andamento progressivo del fenomeno, prevede di monitorare costantemente le scorte di narcan/naloxone e attuare le procedure informative specifiche rivolte a operatori del settore (sanitari, sociali, forze di polizia, personale dei laboratori, personale ‘di strada’), ai consumatori di sostanze stupefacenti e alla popolazione generale. Un’ulteriore e fondamentale attività, che coinvolge il ministero della Giustizia – indica ancora il piano – riguarda la sensibilizzazione delle Procure della Repubblica sul fenomeno dei traffici di fentanyli, droghe sintetiche e Nps (Nuove sostanze psicoattive), affinché si richiedano esami approfonditi in casi di sospetta intossicazione acuta e in generale per tutti le morti violente, così da identificare eventuali sostanze stupefacenti.  All’efficientamento del Sistema nazionale di allerta rapido per droghe, coordinato dal Dipartimento per le Politiche antidroga, si affianca il percorso – sotto il coordinamento del ministero della Salute, in collaborazione con i centri antiveleno, le tossicologie forensi, le forze di polizia, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – per la standardizzazione e il rafforzamento delle procedure da seguire nei laboratori per l’esecuzione degli esami sui campioni.  Si punta – in conclusione – anche all’ampliamento dello spettro di sostanze identificabili, inclusi nuovi fentanyli, con lo sviluppo e validazione di metodi analitici dedicati. Inoltre, Il Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità, al quale il Dipartimento ha affidato la gestione operativa del Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe, provvederà al potenziamento della distribuzione del materiale necessario a tutti i centri collaborativi che fanno parte del sistema per l’analisi di fentanyl. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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