(Adnkronos) –
La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? Nella trasmissione ‘Sottovoce’, icona della programmazione notturna della Rai che ha attraversato intere generazioni dagli anni ’90, il conduttore televisivo Gigi Marzullo ha posto questa domanda a una lista interminabile di personaggi, da star internazionali del cinema a politici, imprenditori, sportivi. Oggi, invertendo per pochi minuti i ruoli, svela la sua risposta: “La vita non è un sogno”, dichiara all’Adnkronos Salute proprio nel giorno in cui si celebra il World Dream Day, la Giornata mondiale dei sogni (25 settembre). E sulle prime potrebbe suonare spiazzante, pensando al ruolo che i sogni hanno avuto nella sua lunga carriera (ha all’attivo anche un libro che si intitola ‘La vita è un sogno’). “A volte succedono delle cose che possono sembrare dei sogni – argomenta – ma la vita è dura, è dura realtà. I sogni intesi come illusioni, speranze, ottimismo, possono in un certo senso aiutare a vivere meglio. Se poi si realizzano anche, la vita va proprio bene. Ma non sempre i sogni si realizzano. Bisogna però averli, perché se non si hanno sogni, non dico che è inutile vivere, ma è una vita un po’ grigia”. Di sogni ricorrenti ne ha anche Marzullo, 72 anni, creatura della notte, studi da medico e mestiere della vita giornalista: a occhi chiusi “ricordo i miei parenti, mio padre e mia madre, le situazioni di quando erano in vita. Mia mamma è un personaggio femminile che torna spesso – confessa – E poi delle volte sogno che non ho la laurea, e invece ce l’ho, oppure sogno che arrivo tardi ad un appuntamento, e invece no. Più o meno questo. Mi capita anche di sognare di cascare, però non casco mai. Arrivo sempre al momento in cui mi sento cadere, ma non arrivo a terra”. E chissà come lo interpreterebbe l’esperta che nella sua trasmissione analizzava i sogni del Vip di turno. “Qualche volta con lei al telefono ci ho scherzato su”, sorride. Ma ad animare le notti del conduttore che ha dato vita a format come ‘Mezzanotte e dintorni’ sono più i sogni o gli incubi? “Qualche volta faccio anche qualche incubo – ammette – E talvolta c’è anche qualche sogno di immagini erotiche, in verità”. Sogni che colorano l’esistenza, che come carburante mettono in moto la vita delle persone. Nell’atmosfera intima di uno studio in penombra, in tanti hanno raccontato i propri. “Il sogno che ricorre spesso in parecchi ospiti che ho avuto è quello di volare – racconta – Anche il mare” è protagonista frequente. “Cosa significa lo dovremmo far dire alla psicologa per avere una spiegazione corretta, ovviamente”. Della lunga carrellata di confidenze ricevute ‘sottovoce’ dai suoi intervistati, Marzullo ricorda in particolare la reazione alle domande sui sogni: “Mi colpisce che spesso è una domanda che loro non si fanno, e hanno voglia di rispondere, rimanendo meravigliati non solo dalla domanda, ma anche dalle loro risposte”. Risposte di ogni tipo, perché la notte arriva per tutti, ma ognuno la declina a modo suo. “Io, personalmente – conclude Marzullo – ho un rapporto ottimo con la notte. E’ buia e questo mi fa un po’ paura, però è soprattutto silenzio. Anche se, ascoltandolo, a volte il silenzio può essere molto più assordante di qualsiasi parola. Comunque, nella notte ci sono più immagini e meno parole, più silenzio. E io amo tutto questo. Non amo molto le parole, amo le immagini e amo il silenzio”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
World Dream Day. Marzullo: “La vita non è un sogno ma senza sogni non si vive”
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