(Adnkronos) – “Mentre dobbiamo continuare a batterci per ridurre le emissioni abbiamo anche il dovere di adattarci al cambiamento. Soprattutto in Italia dopo ogni alluvione contiamo danni e vittime che sono dieci volte superiori a quanto sarebbe potuto accadere se avessimo programmato e trasformato il territorio”. Così Francesco Rutelli, Presidente di Soft Power Club , alla due giorni promossa proprio da Soft Power Club e Proger e intitolata “Strategie di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per il patrimonio culturale”. L’iniziativa è parte del Gens public programme della 19esima Biennale di Architettura di Venezia. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)