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Opzione Donna 2026, stop del Senato alla proroga: misura a rischio

Il rinnovo non è ancora certo: gli emendamenti alla manovra tentano di salvarla dopo il primo no a Palazzo Madama

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ROMA Il futuro di Opzione Donna 2026 è ancora incerto. La misura, che permette alle lavoratrici di andare in pensione in anticipo, potrebbe sparire il prossimo anno. Il Senato ha infatti bloccato uno degli emendamenti che proponevano una proroga e un allargamento dei requisiti.

La proposta bocciata arrivava da Fratelli d’Italia. L’idea era quella di estendere la misura anche alle donne disoccupate o senza rinnovo del contratto. L’emendamento è stato dichiarato inammissibile perché non indicava le risorse necessarie per sostenerlo. Il partito ha già annunciato che lo riscriverà.

Oggi Opzione Donna è riservata a un numero ristretto di categorie: caregiver, lavoratrici con invalidità almeno del 74% e dipendenti di aziende in crisi. Per accedere servono 61 anni di età (riducibili fino a 59 in base ai figli) e 35 anni di contributi. Negli ultimi anni le richieste sono diminuite, soprattutto dopo il ricalcolo contributivo dell’assegno, meno favorevole rispetto al passato.

Gli emendamenti in discussione puntano però a riaprire la misura. Il primo sposta al 31 dicembre 2025 la data per maturare i requisiti. Questo permetterebbe di includere le donne che compiono 61 anni nel 2025 o che raggiungono i 35 anni di contributi entro fine anno.

Il secondo emendamento è più ampio: eliminerebbe il vincolo del tavolo di crisi aziendale. In questo modo potrebbero accedere anche le donne licenziate, chi ha dato dimissioni per giusta causa e chi non ha ottenuto il rinnovo del contratto. Servirebbero, però, almeno 18 mesi di lavoro dipendente negli ultimi 36 e il completamento della prestazione di disoccupazione.

Resta sul tavolo anche la proposta della Lega, che chiede una proroga semplice dell’attuale versione senza modificare i requisiti. Una soluzione più contenuta dal punto di vista dei costi e quindi più facile da finanziare.

Intanto il dibattito sulle pensioni resta aperto. Oltre alla proroga di Opzione Donna 2026, si discute anche del possibile ritorno di Quota 103 e dell’aumento delle pensioni minime.

Il confronto proseguirà nei prossimi giorni, quando la Manovra entrerà nella fase decisiva.

© Riproduzione riservata

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