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Terzo mandato: sindaci a fianco di presidenti Regione
La questione del terzo mandato si era proposta con le amministrative 2024 e si ripropone con le regionali 2025.
Con una differenza: i sindaci possono andare, e vanno, a oltranza con i mandati se guidano Comuni sotto i 5mila abitanti. E accedono al terzo mandato se guidano Comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti. Come ha deciso il Governo Meloni un anno fa.
Vietato l’accesso al terzo mandato per sindaci di Comuni oltre 15mila abitanti. Motivo per cui in Toscana un anno fa, per esempio, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, Pd, presidente Anci Toscana, non ha avuto via libera per il terzo mandato.
Per quanto riguarda i presidenti di Regione, la legge stabilisce il tetto dei due mandati.
Tetto che chiede di superare Vincenzo De Luca, Pd, presidente bis Regione Campania, con una terza candidatura. E Luca Zaia, Lega Salvini, presidente Regione Veneto già in carica col terzo mandato, che chiede dunque di candidarsi per il quarto mandato.
ll Governo Meloni impugna la legge regionale della Campania, che autorizzerebbe il terzo mandato del governatore De Luca, e di conseguenza blocca la strada anche a Zaia.
Al fianco di De Luca e Zaia, con dichiarazioni a favore del superamento del limite di due mandati, i sindaci Pd Giuseppe Sala, al secondo mandato a Milano, e Gaetano Manfredi, presidente Anci nazionale, lui al primo mandato a Napoli.
Sindaci dunque di Comuni oltre 15mila abitanti.
Sindaci entrambi Pd, partito che con la leader Schlein ha ribadito la contrarietà a terzi mandati: “Diffido dai politici che si ritengono eterni. Noi siamo contrari al terzo mandato”.
E se De Luca su un terzo mandato ha contro il suo partito Pd e tuona via social: “La legge è uguale per tutti. Il Veneto sta completando con il mio collega Zaia il terzo mandato, lo sta già finendo. La Regione Piemonte ha approvato la stessa legge della Regione Campania un anno e mezzo fa, senza che il governo la impugnasse”.
Zaia invece può contare sulla benedizione del vicepremier Matteo Salvini, leader Lega: “Il Veneto è un modello di buon governo apprezzato a livello nazionale e internazionale. Squadra che vince non si cambia”, motiva Salvini.
Zaia: “Il segretario Salvini, e unanimemente con lui tutto il Consiglio federale, ha deciso che si vada avanti nella direzione di discutere all’interno della maggioranza per avere la candidatura in Veneto, quindi Salvini parlerà con Meloni”.
Un appoggio Salvini-Zaia che, finché la legge non cambia, pone un problema anche all’interno di un centrodestra forza di maggioranza del Governo. Con Fratelli d’Italia, leader la premier Meloni, che ha ben altre intenzioni con candidatura propria in Veneto.
Come in Toscana sta portando avanti col suo candidato presidente Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, nonché leader regionale Fd. Mentre Forza Italia, leader regionale Marco Stella, non è così d’accordo nel centrodestra.
Toscana in cui un terzo mandato con le elezioni regionali 2025 non si pone. Con Eugenio Giani, Pd, presidente di Regione al termine del primo mandato e in rampa di lancio per un bis.
Intanto però anche nel Pd le posizione si collocano su piani diversi.
Sala, sindaco di Milano: “Io credo che gli amministratori locali debbano essere una forza anche per il Pd e così lo sono sempre stati nella storia. Non vorrei che fossero visti con un po’ di fastidio, che è sbagliato. Il Partito Democratico si chiama democratico, in Europa non c’è limite ai mandati, noi siamo una democrazia diversa? Non è così. Mi pare veramente una posizione antistorica”.
Manfredi, sindaco di Napoli e presidente nazionale Anci: “Sul limite ai due mandati c’è una posizione storica dell’Anci che è stata sempre contraria allo stop dopo un numero di mandati per i sindaci. Oggi esiste anche una sperequazione, perché i sindaci di Comuni al di sotto dei 15mila abitanti hanno delle regole diverse con tre mandati di seguito possibili rispetto ai colleghi delle grandi città. Punto che recentemente la Corte Costituzionale ha confermato. Io sono d’accordo con Sala, credo che sia importante il giudizio dei cittadini”.