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Piombino, Giani al cantiere in porto: “Tra poco arriva rigassificatore”

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PIOMBINO – “I lavori procedono spediti e in sicurezza. Fra pochi mesi arriverà il rigassificatore nel porto di Piombino. Positivo il sopralluogo nel cantiere in cui operano più di 450 persone per il posizionamento delle tubature e per i lavori sulla banchina dove arriverà la nave. Presto l’Italia avrà 5 miliardi di metri cubi di gas in più, un contributo determinante da Piombino e dalla Toscana, al servizio degli italiani per una maggiore indipendenza energetica e lontano dagli abnormi aumenti del prezzo del gas dominati dalle tendenze speculative”.

Sopralluogo di Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e commissario di Governo per il rigassificatore, al porto di Piombino.

Laddove, alla banchina, sono in corso i lavori per l’arrivo del Golar Tundra targato Snam.

Lavori per rigassificatore in banchina

Un rigassificatore contro cui è in rivolta una cittadina intera.

Con ricorso al Tar del Comune guidato dal sindaco Francesco Ferrari.

Golar Tundra che rimarrà nel porto della città per tre anni, e il suo collegamento, con una tubatura di otto chilometri e ottocento metri, alla dorsale tirrenica del gasdotto che attraversa la penisola.

Il quaranta per cento dei lavori è già concluso e per maggio si ipotizza la conclusione ed entrata in funzione dell’impianto.

Giani prima ha visitato il cantiere nella palude attorno al parco eolico dove la condotta che arriverà dal porto, passando sotto ad un braccio di mare di un chiometro e duecento metri, spiega Regione Toscana, si allunga lungo il litorale per poi deviare ad angolo retto verso l’interno.

Poi  sopralluogo al cantiere sulla banchina est della darsena nord al porto, dove la nave, lunga circa trecento metri, ormeggerà e dove il gas liquido a 172 gradi sotto zero tornerà gassoso e a temperatura ambiente.

Giani: “I lavori e il posizionamento delle tubature sta avvenendo in assoluta sicurezza, con opere di alta ingegneria. Come lo scavo, ad esempio, sotto il braccio di mare, effettuato con una fresa che toglie la terra, quaranta metri al di sotto del fondale, e contemporaneamente spinge all’interno la tubatura del diametro di circa un metro e venti centimetri dove passerà il gas”.

Poi: “Oggi nel cantiere operano più di 450 persone, tra appalto e subappalti, con quaranta addetti dedicati alla direzione dei lavori.  Ventuno sono le ditte subappaltatrici, tre della provincia di Livorno e sette della Toscana e 147 i fornitori, di cui ancora 27 del livornese e 35 toscani.  Attualmente risiedono sul posto più di trecento lavoratori in trasferta. E’ evidente che tutto questo ha un impatto positivo sul sistema economico, l’indotto e l’occupazione: tutta forza lavoro che si riversa su Piombino e la Toscana”.

Rendiconta Regione Toscana: 96 mila ore lavorate, fino ad oggi, senza incidenti e monitoraggi periodici sulla qualità dell’aria, il rumore e le vibrazioni, sulla fauna, la flora e il paesaggio, sull’ambiente marino, le acque e i suoli, in attuazione delle prescrizioni che hanno accompagnato l’autorizzazione all’opera”.   

© Riproduzione riservata

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