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“ll Governo e il ministro Cingolani hanno il diritto di porre alla Toscana e a Piombino una questione nazionale come quella dell’approvvigionamento del gas in una situazione di emergenza, chiedendo di piazzare nel porto una enorme nave gasiera.
Hanno invece torto a prendere i giro i toscani e i piombinesi, promettendo in cambio il completamento della statale 398 con il collegamento con la città di Piombino e la realizzazione delle opere di bonifica delle aree intorno all’acciaieria”.
Così Enrico Rossi, presidente Regione Toscana nella passata legislatura, sul rigassificatore a Piombino e sulle compensazioni per Piombino annunciate dal ministro Cingolani. Regione Toscana che, ricordiamo, con Rossi presidente disse no al rigassificatore a Rosignano Solvay, sulla costa livornese, con delibera di giunta.
Prosegue Rossi. “In realtà il Governo non fa altro che impegnarsi a fare ciò che in accordi di programma già firmati, a partire dal 2014, con la Regione e il Comune si era solennemente impegnato a finanziere.
Cioè, il ministro Cingolani ci rivende a nome del Governo quello che il governo avrebbe già dovuto fare. Inoltre, forse sfugge al ministro Cingolani, il porto con grandi banchine e 29 metri di profondità, assai raro sulle coste italiane, è un’opera realizzata a totale spese della Regione Toscana in tempi brevissimi, come strumento di rilancio della città afflitta dalla grave crisi industriale.
Invece, in oltre 10 anni di crisi delle acciaierie nessun impegno concreto si è avuto da parte del Governo, diversamente da ciò che è avvenuto a Taranto dove è entrato nella compagine proprietaria”.
Poi l’ex presidente di Regione Toscana: “Quindi, se il Governo vuole domandare alla Toscana di farsi carico di installare un altro rigassificatore, dopo quello di Livorno, dovrebbe avere la sensibilita umana prima che politica di venirci a dire:
– Come intende rilanciare le acciaierie di Piombino prendendo precisi impegni ed entrando nella compagine proprietaria?
-Per quanto tempo intende tenere occupato il nostro porto con la grande nave e come intende rilanciarlo dopo che i progetti attualmente esistenti subiranno una pesante battuta di arresto?
-Come intende garantire la sicurezza assoluta del porto e della città dai rischi di una presenza pericolosa?
Il Governo dovrebbe dare risposte a tutto questo prima ancora di chiedere qualcosa.
Invece, si presenta rivendendoci come novità realizzazioni su cui si è già impegnato e su cui è in ritardo”.