Msc, senza ammettere errori, si è impegnata formalmente a cedere la sua quota entro la fine del 2025, rinunciando contestualmente al pegno sul restante 51 per cento di Moby e alla restituzione del finanziamento di 243 milioni di euro concesso a fine 2023. Il passaggio di quote avverrà a favore degli originali azionisti di maggioranza, il Gruppo Onorato Armatori.
L’Agcm ha pubblicato ieri gli impegni formali di Msc e Moby, ora sottoposti a consultazione pubblica: operatori di mercato avranno tempo fino al 16 agosto per presentare osservazioni; le controdeduzioni potranno essere presentate entro il 15 settembre.
Questo passo evita l’apertura di una procedura formale sanzionatoria e lascia aperto uno scenario che potrebbe trovare un accordo tramite impegni. Msc ha inoltre offerto vantaggi compensativi per i viaggiatori colpiti dal possibile indebolimento della concorrenza .
Da oggi in avanti Moby tornerà sotto il controllo esclusivo del Gruppo Onorato, che riprenderà piena gestione della compagnia.
Resta da chiarire quale sarà la reazione di concorrenti come Grimaldi Lines, mentre si attende l’esito della consultazione pubblica: un’operazione che, dopo aver sfiorato il via libera, ha visto al centro la questione della concorrenza sui traghetti per le isole italiane.